PENSIONE TAGLIATA DI 200€: tutta colpa di questo errore banale | Non c’è tempo da perdere: il conto della rovescia è già iniziato

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Pensionato guarda bollette_Donnaclick (Depositphotos.com)

Molti pensionati oggi si ritrovano con assegni più bassi del previsto per colpa di una scelta trascurata, ma ancora oggi si può correre ai ripari.

Ogni mese la pensione arriva, ma non basta. Le spese aumentano, il potere d’acquisto cala e molti si chiedono come mai l’assegno sia così leggero. Una risposta esiste ed è legata a una decisione, o meglio, a una non-decisione, che migliaia di italiani hanno commesso negli ultimi trent’anni.

Parliamo di qualcosa che non riguarda solo chi è già in pensione, ma coinvolge anche chi ci arriverà nei prossimi decenni. Il rischio è quello di ritrovarsi a 67 anni con rendite molto più basse del previsto. E la differenza, in alcuni casi, può arrivare fino a 200 euro al mese.

Il motivo è semplice: non aver aderito a un fondo pensione integrativo. Un errore all’apparenza banale, ma con conseguenze economiche molto pesanti. Un’occasione mancata che oggi molti rimpiangono e che le nuove generazioni dovrebbero conoscere per tempo.

Perché è successo? In parte per disinformazione, in parte per diffidenza. I fondi pensione sono stati spesso ignorati, anche da chi avrebbe potuto permetterseli. Oggi i conti si fanno con gli interessi, e non sono a favore dei pensionati.

Una scelta trascurata che costa cara

Negli ultimi dieci anni, i fondi pensione hanno offerto rendimenti medi annui dal 2,2% fino al 6%, molto più di conti deposito e titoli di Stato. Chi avesse investito anche solo 100 euro al mese a partire dagli anni ‘90, oggi avrebbe accumulato tra i 73.000 e i 100.000 euro.

Tradotto: un’integrazione mensile stabile tra i 200 e i 250 euro netti, per almeno vent’anni. Il tutto con tassazione agevolata, deduzioni fiscali annuali e protezione dall’inflazione. Bastava poco, ma chi ha ignorato questa strada ha perso una fetta importante della propria sicurezza economica.

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Pensionato preoccupato_Donnaclick (Depositphotos.com)

Conto alla rovescia per chi è ancora in tempo

Chi non ha aderito a un fondo pensione ha perso la possibilità di avere almeno 200 euro in più al mese. L’errore? Non aver investito per tempo in una pensione integrativa. Oggi, per chi è già in pensione, non è possibile rimediare. Ma chi è ancora in attività ha ancora una possibilità concreta.

Il governo, con misure informative e incentivi fiscali, sta cercando di invertire la rotta. Anche chi è a metà carriera può costruire una rendita extra. Magari non da 200 euro, ma comunque utile a integrare l’assegno pubblico e vivere la vecchiaia con maggiore serenità. L’importante è agire ora: il tempo, purtroppo, non si recupera.