Utim’ora codice della strada, “Vietato parcheggiare davanti casa”: l’auto la dovete lasciare il più lontano possibile | Poi ve la fate a piedi
Auto parcheggiate nel cortile di un condominio_Donnaclick
In molti condomini italiani il cortile è diventato un campo di battaglia silenziosa tra regole, diritti e abitudini consolidate.
Quante volte capita di tornare a casa e trovare l’accesso al proprio garage bloccato dall’auto di un vicino? Una scena purtroppo comune in molti condomini, dove il cortile diventa una zona grigia tra il parcheggio selvaggio e il diritto alla mobilità.
C’è chi lascia l’auto “solo per un attimo”, chi la parcheggia davanti alla propria saracinesca convinto di esserne autorizzato, e chi invece si ritrova bloccato, costretto a manovre complicate o a rinunciare all’uscita. In mezzo, una confusione di regole ignorate e diritti calpestati.
Quella che potrebbe sembrare una semplice “dimenticanza” o un’abitudine consolidata, in realtà nasconde un problema ben più profondo legato al rispetto degli spazi comuni.
Molti pensano che, se si possiede un box, sia lecito parcheggiare subito davanti alla propria saracinesca, ma la legge è molto chiara: lo spazio condominiale è di tutti, e nessuno può usarlo in modo da ostacolare gli altri. Quindi sì, parcheggiare male o troppo vicino può non solo creare disagio, ma costituire un vero e proprio abuso.
Linea dura sui parcheggi: niente soste davanti al box
L’articolo 1102 del Codice Civile stabilisce che l’uso delle parti comuni deve essere equo e condiviso. Questo significa che anche lasciare l’auto in cortile può diventare un abuso, se limita il passaggio o l’accesso ai garage altrui.
Le sentenze della Cassazione parlano chiaro: impedire l’accesso agli spazi comuni può configurare il reato di violenza privata. Anche un parcheggio “comodo” davanti al proprio box può diventare un problema legale se crea disagio. La nuova linea dura invita a lasciare l’auto il più lontano possibile dal garage, anche a costo di farsela a piedi. Nessuna eccezione, nessuna “comodità”.

Fotografare l’infrazione è il primo passo
In alcuni casi, i tribunali hanno stabilito che ostacolare il passaggio con l’auto, anche senza bloccarlo del tutto, è sufficiente per agire legalmente. Basta documentare la situazione con foto e segnalare tutto all’amministratore.L’assemblea condominiale ha il potere di intervenire con regole più rigide, o anche sanzioni. E se il problema persiste, si può arrivare in tribunale per far valere i propri diritti e ottenere un risarcimento.
Il messaggio è chiaro: i cortili condominiali non sono parcheggi privati improvvisati. Ogni condominio deve rispettare le regole comuni e garantire il passaggio libero a tutti. Meglio camminare qualche metro in più, che rischiare una denuncia.
