Codice della strada, “4 anni di reclusione a chi parcheggia l’auto”: la multa non basta più | La Cassazione non accetta più scuse
Parcheggio con auto posteggiate_Donnaclick
Bloccare un accesso con l’auto può costare caro: non è solo multa, ma anche reato penale. Ecco cosa prevede ora la Cassazione.
In molte città italiane, trovare un parcheggio è una sfida quotidiana. Spesso, per comodità o fretta, alcuni automobilisti lasciano l’auto in posizioni che ostacolano il passaggio altrui. Questi comportamenti, oltre a essere incivili, possono avere conseguenze legali gravi.
Parcheggiare davanti a un garage, su un passo carrabile o in modo da impedire l’accesso a proprietà private non è solo una violazione del codice della strada. In determinate circostanze, tali azioni possono configurare reati penali, con sanzioni ben più severe di una semplice multa.
La giurisprudenza italiana ha più volte affrontato casi in cui il parcheggio scorretto ha limitato la libertà di movimento di altre persone. In alcune sentenze, i giudici hanno riconosciuto che tali comportamenti costituiscono una forma di coercizione, punibile penalmente.
È importante comprendere che non è necessario un contatto fisico o una minaccia esplicita per configurare un reato. Anche un’azione apparentemente innocua, come parcheggiare in modo da bloccare un accesso, può essere considerata una forma di violenza secondo la legge.
Codice della strada: quando il parcheggio diventa reato
La Corte di Cassazione ha stabilito che parcheggiare un’auto in modo da impedire l’accesso o l’uscita da una proprietà privata può costituire il reato di violenza privata, previsto dall’articolo 610 del codice penale. Questo reato è punibile con la reclusione fino a quattro anni. La sentenza n. 32720 del 23 luglio 2014 ha confermato questa interpretazione, sottolineando che anche il semplice impedimento temporaneo può configurare il reato.
Non è necessario che l’ostruzione sia permanente o che ci sia l’intenzione di nuocere. Anche un parcheggio momentaneo che impedisce l’accesso può essere considerato una violazione della libertà altrui. La legge mira a tutelare il diritto di ogni individuo alla libera circolazione e all’uso delle proprie proprietà senza impedimenti.

Cosa fare se si è vittima di un parcheggio ostruente
Se ci si trova nella situazione in cui un’auto blocca l’accesso alla propria proprietà, è possibile rivolgersi alle forze dell’ordine per segnalare l’accaduto. È consigliabile documentare l’ostruzione con fotografie e, se possibile, testimoni. In alcuni casi, può essere necessario presentare una querela per violenza privata.
Per evitare conseguenze legali, è fondamentale rispettare le norme del codice della strada e considerare l’impatto delle proprie azioni sugli altri. Un parcheggio scorretto può sembrare una piccola infrazione, ma può avere ripercussioni significative, sia per chi lo subisce sia per chi lo compie.
