“50.000 euro agli italiani che hanno una casa”, la Meloni vi vuole fare il regalo di mezza estate | Cosa aspettate ad approfittarne

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Giorgia Meloni_superbonus_Donnaclick

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Una nuova misura punta a rilanciare l’edilizia e sostenere le famiglie con incentivi concreti.

Negli ultimi anni il Superbonus ha rappresentato una delle agevolazioni fiscali più significative per chi desiderava migliorare la propria casa. Con l’inizio del 2025, la misura cambia ancora, ma resta una risorsa da non sottovalutare.

Il governo Meloni ha deciso di proseguire su questa strada, pur con modifiche che segnano la fine dell’epoca d’oro del 110%. Ora il nuovo Superbonus prevede una detrazione del 65%, più mirata e con nuovi paletti.

La manovra si concentra su interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza antisismica, confermando che il patrimonio edilizio italiano va rinnovato e tutelato. Ma non tutti potranno beneficiarne: servono requisiti ben precisi.

Chi possiede immobili e intende cogliere questa opportunità dovrà farsi trovare pronto. I tempi sono serrati e le condizioni burocratiche da rispettare numerose. Tuttavia, il vantaggio economico resta di tutto rispetto.

Superbonus 2025: cosa cambia davvero

Tra i principali cambiamenti previsti dal 1° gennaio 2025, c’è la nuova aliquota unica del 65% per chi realizza lavori su edifici residenziali. A essere ammessi sono condomìni, proprietari di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, Onlus, associazioni e organizzazioni di promozione sociale.

Fondamentale, però, rispettare una scadenza chiave: entro il 15 ottobre 2024, chi intende usufruire del Superbonus deve aver presentato la CILAS (comunicazione inizio lavori asseverata), o nei casi specifici, la delibera condominiale e il titolo abilitativo per demolizione e ricostruzione.

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Fino a 50.000 euro di detrazione per chi ristruttura

Chi possiede una casa unifamiliare o un’unità indipendente potrà ottenere fino a 50.000 euro di detrazione fiscale grazie al Superbonus 2025. Il contributo è legato a interventi “trainanti” come l’isolamento termico e la sostituzione degli impianti di climatizzazione. Per accedere all’incentivo, però, serve migliorare di almeno due classi la prestazione energetica dell’immobile. Il tutto va certificato tramite APE (Attestato di Prestazione Energetica) rilasciato da un tecnico abilitato prima e dopo i lavori.

Chi ha un’abitazione da riqualificare, dunque, può approfittare di un incentivo che vale quasi quanto un’auto nuova. Ma bisogna fare presto: la domanda va presentata nei tempi previsti e i lavori documentati con cura. Una corsa contro il tempo, ma con un premio importante.