Unite fino alla fine, le gemelle Kessler trovate morte insieme nella loro casa di Grünwald

Le due icone della danza sono decedute nella casa che condividevano a Grünwald. Aperta inchiesta della polizia bavarese.

Erano volti simbolo dello spettacolo europeo, sinonimo di eleganza e perfetta sincronia. Oggi il continente saluta Alice ed Ellen Kessler, morte a 89 anni nella loro casa di Grünwald, vicino Monaco.

La notizia, diffusa dalle agenzie tedesche, ha fatto il giro del mondo in poche ore. Il pubblico che le aveva seguite per decenni tra palcoscenici, varietà televisivi e apparizioni internazionali ha reagito con forte partecipazione. Ma cosa ha reso le gemelle Kessler figure amate? E quali sono le circostanze che hanno segnato la loro uscita di scena?

Alice ed Ellen erano nate nel 1936 a Nerchau, in Sassonia. Il talento per la danza emerse presto. L’ingresso nella scuola dell’Opera di Lipsia fu il primo passo di un percorso che però rischiava di restare soffocato dal clima della Germania Est. A 16 anni decisero di fuggire verso l’Ovest, raggiungendo Düsseldorf. Una scelta che aprì loro la strada a una carriera che altrimenti sarebbe rimasta confinata.

Il punto di svolta arrivò nel 1955, quando il direttore del Lido de Paris le notò in Germania e le volle nel celebre varietà parigino. Da lì iniziò l’ascesa. Il pubblico rimase colpito dalla loro precisione coreografica e dall’immagine speculare che portavano in scena. Parigi fu il trampolino che le portò negli Stati Uniti e sui palchi frequentati da star come Frank Sinatra, Harry Belafonte e Fred Astaire. Una conquista rara per artiste europee dell’epoca.

Dall’abbraccio del pubblico italiano a un addio condiviso

Il pubblico italiano fu tra i più affezionati. Le Kessler entrarono nei programmi più popolari, da Il Musichiere a Canzonissima, e divennero un fenomeno culturale. Nacque allora il soprannome che le ha accompagnate per decenni: “le gambe della nazione“. In parallelo continuarono a cantare, incidere dischi e recitare, costruendo una presenza mediatica costante e riconoscibile.

Negli ultimi anni di vita le due artiste avevano scelto un’esistenza più riservata nella loro abitazione di Grünwald. La loro complicità però non era cambiata. Secondo quanto riportato dal quotidiano Bild, le due sorelle avrebbero fatto ricorso al suicidio assistito, pratica consentita in Germania in condizioni specifiche. Avrebbero agito in autonomia, come previsto dalla normativa. Le autorità di Monaco hanno confermato un intervento nell’appartamento, senza indicare elementi che facciano pensare a un coinvolgimento esterno. In un’intervista del 2024 a Bild, Ellen aveva spiegato che nel testamento le sorelle avevano espresso il desiderio di essere sepolte insieme, in un’unica urna, accanto alla madre Elsa e al cane Yello.

Sessant’anni di spettacolo europeo

La loro carriera copre più di sessant’anni. Collaborarono con i nomi più importanti della musica e del cinema internazionali. Cambiarono il modo di intendere il duo gemellare nello show business. Lasciarono un’impronta potente nella televisione tedesca, francese e italiana. A ottant’anni erano ancora in scena nel musical Ich war noch niemals in New York di Udo Jürgens. Le loro vite parallele raccontano un capitolo dello spettacolo europeo fatto di disciplina, stile e precisione. Un mondo che oggi appare lontano.

La morte di Alice ed Ellen Kessler non segna solo la scomparsa di due protagoniste della scena europea. Segna la fine di una stagione televisiva e teatrale che viveva di perfezione coreografica e lavoro artigianale. Le due sorelle hanno incarnato quell’ideale con una coerenza rara. Anche nel loro ultimo gesto hanno scelto di restare unite, come lo erano state per tutta la vita. Il loro nome resterà legato a un modo di fare spettacolo che non esiste più ma che continua a influenzare chi danza, crea e studia il varietà.