Sara Buratin uccisa con 20 coltellate, ricercato il compagno che non si trova: ipotesi suicidio

di Redazione


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Un nuovo terribile femminicidio scuote il Veneto e l’Italia intera. Sara Buratin, 41enne mamma di una ragazza di 15 anni, è stata uccisa ieri mattina con venti coltellate alla schiena, massacrata nel capanno degli attrezzi sul retro dell’abitazione di sua madre, a Bovolenta in provincia di Padova. Il principale sospettato per l’efferato delitto è il compagno della donna, Alberto Pittarello, 39 anni, di cui al momento si sono perse le tracce.

La donna massacrata nel capanno degli attrezzi

La vittima lavorava come assistente alla poltrona in uno studio dentistico in città. Lui faceva il caldaista per una ditta della zona. Stavano insieme da vent’anni, si erano conosciuti da giovanissimi, ma ultimamente la relazione stava attraversando una profonda crisi. Sara da qualche settimana aveva iniziato a dormire sempre più spesso a casa della madre Maria, vedova da poco, che vive a pochi chilometri dall’abitazione della figlia e del genero.

La coppia stava insieme da 20 anni ma litigava di frequente

Secondo i vicini, la coppia litigava frequentemente negli ultimi tempi. Ieri Alberto aveva preso un giorno di ferie dal lavoro e nessuno si aspettava di vederlo. Il suo furgone bianco è stato visto intorno alle 10 del mattino nei pressi della casa della suocera e si sarebbe poi allontanato alle 10.35, stando alla testimonianza di una vicina. L’omicidio sarebbe dunque avvenuto in quella mezz’ora. A rinvenire il corpo senza vita di Sara è stata la madre, che ha lanciato subito l’allarme non vedendo più la figlia. Quando i soccorsi sono giunti sul posto, purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. L’arma del delitto, un coltello da escursionismo con lama da 15 cm, è stata trovata poco lontano dal cadavere. Si tratta di un coltello compatibile con la passione per la montagna coltivata da Alberto Pittarello.

Il principale sospettato è il compagno, si sono perse le sue tracce

Immediatamente sono scattate le ricerche dell’uomo, che però al momento risulta irreperibile. Non è stato trovato nella casa coniugale né sul luogo di lavoro. Nonostante il maltempo e la pioggia battente di ieri, i vigili del fuoco hanno rinvenuto delle impronte di pneumatici uscire di strada in un argine vicino all’abitazione dove è avvenuto il delitto. Qui è stato anche recuperato il cellulare spento di Pittarello. In serata il furgone dell’uomo è stato individuato nel fiume Bacchiglione, ma il recupero è stato impossibile a causa della corrente gonfiata dal nubifragio. Gli investigatori non escludono che Alberto possa essere fuggito dopo aver abbandonato il mezzo nel fiume. Le ricerche proseguono senza sosta.

La vittima non aveva mai denunciato, si cerca il movente

Sara Buratin non aveva mai sporto denuncia contro il compagno per comportamenti violenti. Tuttavia i Carabinieri, che indagano per omicidio volontario aggravato, hanno sequestrato anche il cellulare della donna nella speranza di trovare elementi utili nelle conversazioni con l’uomo e le amiche. Si cerca di ricostruire la dinamica della coppia e capire se ci fossero state avvisaglie della tragedia.

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