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Un’opportunità concreta per chi sogna una carriera stabile nella pubblica amministrazione: INPS e INAIL aprono le porte a nuove assunzioni.
In un momento in cui il mondo del lavoro chiede maggiore sicurezza, trasparenza e legalità, due tra le più importanti istituzioni italiane, INPS e INAIL, si uniscono per un’azione senza precedenti: un concorso pubblico congiunto per l’assunzione di 448 ispettori di vigilanza a tempo indeterminato. Un bando unico, un’occasione rara.
Si tratta di una selezione nazionale di grande rilievo che segna una novità nella gestione dei concorsi pubblici. I due enti procederanno con una procedura condivisa per inserire personale qualificato nelle proprie sedi territoriali. È possibile presentare domanda fino al 10 dicembre 2025, scegliendo una sola regione e un solo ente. La procedura è interamente online, attraverso il portale inPA.
Le figure ricercate ricopriranno ruoli di vigilanza e controllo in ambiti cruciali: dal contrasto al lavoro nero, fino alla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Una funzione che, oggi più che mai, richiede preparazione, serietà e senso civico.
Cosa prevede il bando? Il concorso mette a disposizione 355 posti per l’INPS e 93 per l’INAIL, distribuiti su tutto il territorio nazionale. A questa cifra si sommano le riserve di posti: il 30% è riservato ai volontari delle Forze Armate congedati senza demerito, mentre un ulteriore 15% spetta a chi ha completato il servizio civile universale.
Per accedere alla selezione è necessario soddisfare i requisiti generali previsti per l’accesso al pubblico impiego: cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea, maggiore età, pieno godimento dei diritti civili e politici e idoneità fisica all’impiego. Sono escluse le persone destituite da pubblici uffici o con condanne penali che comportino l’interdizione. Fondamentale è il titolo di studio. Il bando richiede almeno una laurea triennale tra le seguenti: Scienze dei servizi giuridici, dell’amministrazione, economia, scienze politiche e relazioni internazionali. Sono valide anche le lauree del vecchio ordinamento in giurisprudenza, scienze politiche ed economia, così come le lauree magistrali o specialistiche nei campi giuridici, economici e sociali. L’inquadramento previsto è quello dell’area funzionari, con uno stipendio lordo annuo iniziale di 25.363 euro, a cui si aggiungono le indennità spettanti al personale ispettivo. Si tratta di un incarico stabile e remunerato, che consente anche una crescita interna e l’accesso ad altri concorsi futuri nella PA.
La selezione si articola in tre fasi distinte: prova scritta, prova orale e valutazione dei titoli. Il punteggio massimo complessivo è di 70 punti. La prova scritta consiste in quesiti a risposta multipla su diverse materie: diritto del lavoro, legislazione sociale, diritto amministrativo, civile, penale e tributario, salute e sicurezza sul lavoro, diritto dell’Unione Europea, contabilità e tecniche di bilancio. Il punteggio minimo per superare questa fase è 21/30. La prova orale verterà sulle stesse materie, valutando anche la conoscenza dell’inglese e le competenze informatiche di base. Anche qui, il minimo richiesto sarà 21/30. Solo i candidati che supereranno entrambe le prove potranno accedere alla valutazione dei titoli. I titoli valutabili includono: una seconda laurea, master di secondo livello e dottorato di ricerca nelle materie oggetto del concorso. Il massimo punteggio ottenibile in questa fase è di 10 punti.
Per partecipare è obbligatorio presentare domanda telematica entro il 10 dicembre tramite il portale inPA. Occorre autenticarsi con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS), compilare il modulo e indicare una sola Regione e un solo ente tra INPS e INAIL. La scelta sarà definitiva e non modificabile. Il bando prevede anche il pagamento di un contributo di 10 euro, non rimborsabile, da versare secondo le modalità riportate nel portale. Il termine perentorio per presentare la domanda è il 10 dicembre 2025. Oltre tale data non sarà possibile accedere alla piattaforma per inoltrare la candidatura. I 488 posti per Ispettori di Vigilanza (355 INPS e 93 posti INAIL) sono suddivisi in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Per l’INPS sono previsti i seguenti posti: Abruzzo (8), Basilicata (17), Emilia-Romagna (44), Friuli-Venezia Giulia (12), Lazio (19), Lombardia (42), Marche (4), Molise (3), Piemonte (40), Puglia (25), Sardegna (23), Sicilia (16), Toscana (28), Trentino-Alto Adige (20), Umbria (7) Veneto (47). Per l’INAIL sono previsti i seguenti posti: Piemonte (5), Aosta (1), Lombardia (13), Trento (1), Veneto (9), Liguria (3), Emilia-Romagna (7), Toscana (6), Umbria (1), Marche (1), Lazio (12), Abruzzo (3), Molise (2), Campania (8), Puglia (7), Basilicata (2), Calabria (5), Sicilia (3) e Sardegna (4). Sono previste delle riserve di posto: 30% dei posti riservato a volontari in ferma breve/prefissata delle Forze Armate congedati senza demerito (art. 678 e 1014 del D.Lgs. 66/2010) e 15% dei posti riservato a operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale senza demerito (art. 18 comma 4 del D.Lgs. 40/2017).
Chi supererà le selezioni verrà assunto a tempo pieno e indeterminato, con inquadramento nell’area dei funzionari, secondo quanto previsto dal CCNL Funzioni Centrali 2022-2024. Il trattamento economico comprende 25.363 euro lordi annui di base, oltre a indennità di amministrazione e compensi accessori. In termini netti, si parla di una retribuzione mensile compresa tra 1.550 e 1.650 euro, variabile in base alla sede e alla situazione fiscale individuale. L’assunzione garantisce stabilità lavorativa, tutele previdenziali complete e la possibilità di crescita professionale attraverso percorsi interni e aggiornamenti costanti.
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