Bollo Auto ILLEGALE, scende in campo la Commissione Europea: l’interrogazione stavolta lo ha messo nero su bianco
Auto e denaro_(Depositphotos.com)_Donnaclick
Ogni anno si riaccende la polemica sul bollo auto: tra verità, mezze verità e bufale, facciamo chiarezza su cosa dice davvero l’Europa.
Il bollo auto è una delle tasse più detestate dagli italiani. Puntuale come un orologio svizzero, si ripresenta ogni anno, portando con sé polemiche, malumori e – soprattutto – una valanga di fake news.
Tra le bufale più persistenti ce n’è una che continua a rimbalzare da social a chat private: il bollo auto sarebbe illegale in Europa e, di conseguenza, l’Italia verrebbe addirittura multata per imporlo ai propri cittadini.
Questa narrazione, ben confezionata e apparentemente credibile, ha alimentato per anni dubbi, ma da dove nasce esattamente? E perché continua a riemergere ciclicamente, nonostante le smentite ufficiali?
Tutto ha avuto origine da un’interrogazione parlamentare presentata nel 2012 al Parlamento Europeo. Una richiesta che chiedeva chiarimenti sulla compatibilità del bollo auto italiano con le norme del mercato unico europeo.
Il bollo auto nel mirino delle teorie complottiste
L’interrogazione, datata 13 febbraio 2012, domandava alla Commissione Europea di valutare la tassazione delle autovetture nei vari Stati membri e di esaminare l’impatto del bollo auto italiano sulla libera circolazione e concorrenza.
Nel tempo, questo atto formale è stato distorto e strumentalizzato, trasformandosi in una “prova” che l’Italia stesse violando le regole europee. Da qui il salto logico: se è illegale, allora non si deve più pagare. Ma è davvero così?

La risposta ufficiale della Commissione
La Commissione Europea ha risposto che il bollo auto non è affatto contrario al diritto dell’Unione europea. Anzi, ha chiarito che ogni Stato membro è libero di imporre le proprie tasse sulla circolazione delle autovetture, come parte della propria sovranità fiscale.
Nessuna multa per l’Italia, nessuna infrazione, nessun obbligo di abolire il bollo. Solo un grande equivoco (alimentato ad arte) che torna a galla ogni anno, sfruttando la frustrazione diffusa verso una tassa percepita come ingiusta, ma, piaccia o no, il bollo resta legittimo e va pagato.
