Nuova TASSA SUI GATTI: dal 2026 richiesti 250 euro per ogni nuovo esemplare | Ultim’ora confermata: anche se adotti dovrai pagare

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Gatti sterilizzazione_Donnaclick

Gatto disteso_Donnaclick (Freepik)

Una nuova misura per i proprietari di gatti scatena reazioni: dal 2026 cambieranno regole, obblighi e spese.

Sta facendo discutere una nuova misura legislativa destinata a cambiare radicalmente la gestione dei gatti domestici in Italia. La norma, approvata di recente, introduce obblighi precisi per chi possiede o intende adottare un micio. Le reazioni non si sono fatte attendere: tra chi applaude al maggior controllo e chi denuncia l’ennesima stretta sulle famiglie.

Non si tratta solo di una questione di burocrazia. Al centro del provvedimento ci sono anche obiettivi sanitari e di contrasto al randagismo. I promotori della legge parlano di una “rivoluzione necessaria” per fermare il fenomeno delle cucciolate indesiderate e l’abbandono degli animali, sempre più diffuso anche nei centri urbani.

La misura prevede l’identificazione obbligatoria dei gatti, l’iscrizione all’anagrafe felina e un controllo più severo su chi permette ai propri animali di uscire di casa. A far discutere è soprattutto il peso economico che questa novità scarica sui cittadini, anche su chi adotta animali abbandonati.

Non mancano i dubbi: come sarà applicata la norma? Ci saranno aiuti per le famiglie a basso reddito? E chi si prenderà cura delle colonie feline libere che vivono grazie al volontariato? La risposta non è semplice, ma una cosa è certa: questa legge farà scuola.

Nuovi obblighi in arrivo: cosa cambia davvero

Dal 1° luglio 2026 entrerà in vigore una norma che impone l’obbligo del microchip per tutti i gatti domestici. Ogni animale dovrà essere registrato nel SINAC, il Sistema Informativo Nazionale degli Animali da Compagnia. Il microchip, applicato dal veterinario, sarà indispensabile per identificare l’animale, specialmente in caso di smarrimento o furto.

Non basta il chip: per tutti i gatti che hanno accesso all’esterno, scatterà anche l’obbligo di sterilizzazione. L’obiettivo è evitare nuove cucciolate destinate troppo spesso all’abbandono. Le sanzioni previste per chi non si adeguerà vanno da 150 a 900 euro.

Sterilizzazione gatti_Donnaclick
Gatto_Donnaclick_(Freepik)

Gatti e adozioni nel mirino: parte la stretta da 250 euro

La notizia riguarda, per ora, una sola regione italiana: il Friuli Venezia Giulia. È qui che, a partire dal 2026, scatteranno ufficialmente tutti questi obblighi. Tuttavia, ciò che ha colpito l’opinione pubblica è il costo medio della sterilizzazione, soprattutto per le femmine: circa 250 euro. Considerato l’obbligo, questa spesa si configura come una sorta di nuova “tassa sui gatti”.

Il fatto che il provvedimento si applichi anche a chi adotta gatti abbandonati ha suscitato forti perplessità. In pratica, chi salva un animale dalla strada dovrà comunque sostenere un costo elevato. Un paradosso, secondo molti, che potrebbe scoraggiare l’adozione proprio mentre si tenta di contrastare il randagismo. Ora resta da capire se altre regioni seguiranno l’esempio del Friuli o se la norma resterà un caso isolato.