ChatGPT a luci rosse, la nuova funzione erotica dell’Intelligenza Artificiale | Altro che amante: da oggi ti tradirà con un robot
Chatgpt_Donnaclick (Depositphotos.com)
L’intelligenza artificiale entra nella sfera più intima: cosa succede quando le emozioni e il desiderio passano attraverso uno schermo?
C’erano una volta le chat hot e i messaggi audaci spediti via app di incontri. Poi è arrivata l’Intelligenza Artificiale e ha riscritto tutto. Se prima l’AI serviva per aiutarti a scrivere email o a organizzare la spesa, ora sembra pronta a insinuarsi sotto le lenzuola digitali.
La linea tra compagnia tecnologica e desiderio umano si fa sempre più sfocata. Assistenti virtuali, chatbot e avatar iperrealistici non sono più solo strumenti di supporto: diventano figure con cui parlare, confidarsi, e per alcuni, anche flirtare. E l’interesse per questa nuova frontiera è tutt’altro che marginale.
Secondo uno studio del Centre for Democracy and Technology, un giovane americano su cinque avrebbe già tentato una relazione sentimentale con un’AI. La tecnologia, insomma, non è solo utile: diventa emotivamente coinvolgente. E ora, anche potenzialmente erotica.
Il confine tra “gioco” e dipendenza è sottile. Psicologi e sociologi iniziano a chiedersi cosa accadrà quando la fantasia incontrerà la reattività di un’intelligenza artificiale che risponde in tempo reale, con voce suadente e parole calibrate al millimetro. Si rischia di sostituire il partner? O forse è già successo?
Il desiderio si fa virtuale
In questo contesto in continua evoluzione, OpenAI fa un passo deciso e controverso. Dopo anni di prudenza, l’azienda guidata da Sam Altman ha annunciato una svolta storica. A dicembre 2025, ChatGPT si aprirà ufficialmente a contenuti erotici per utenti maggiorenni e verificati. Sì, l’AI sarà anche “vietata ai minori”.
Il cambiamento sarà possibile grazie a un sistema di verifica dell’età avanzato. La promessa? Trattare gli adulti come adulti, offrendo conversazioni intime, sensuali, persino esplicitamente erotiche. Non è ancora chiaro se il tutto sarà limitato al solo testo o se entreranno in gioco immagini o video creati con Sora, l’app AI di casa OpenAI.

ChatGPT diventa più umano, ma a quale costo?
La notizia, annunciata dallo stesso Altman su X, ha subito sollevato un vespaio. Dietro la promessa di più libertà e meno censure, c’è una realtà più complicata. Il team di OpenAI ha già istituito un Expert Council on Well-Being and AI, otto specialisti incaricati di monitorare l’impatto psicologico delle nuove funzioni. Ma la domanda resta: quanto è sano legarsi emotivamente e ora anche sessualmente a un robot?
C’è anche la questione della privacy. Per accedere alla nuova versione sarà richiesto un documento d’identità: chi garantisce la sicurezza di questi dati sensibili? E poi, come cambierà la nostra idea di intimità se l’amante perfetto può essere generato su richiesta? ChatGPT si prepara a diventare più umano. Ma forse, anche troppo.
