Lo compri per i tuoi bambini MA È CANCEROGENO | L’ultima morte non ha insegnato nulla: lo trovi ancora in tutti i supermercati
Bambino sul carrello di un supermercato_(Depositphotos.com)_Donnaclick
È usato da generazioni sui bambini, ma dietro la sua apparente innocenza si nascondono pericoli gravi e spesso sottovalutati.
Ogni genitore vuole il meglio per i propri figli. Quando si tratta della loro pelle delicata, si scelgono con cura prodotti che promettono sicurezza, qualità e protezione. Ma cosa succede se proprio quei prodotti, considerati innocui, si rivelano pericolosi per la salute?
In molti casi, ci affidiamo a marchi noti e storici pensando che siano sinonimo di garanzia. Lo facciamo quasi in automatico, spinti dall’abitudine e dalla fiducia consolidata nel tempo. Eppure, dietro alcuni di questi nomi si nascondono ombre gravi e rischi ignorati per anni.
È il caso del borotalco, spesso usato fin dalla nascita per tenere la pelle asciutta e prevenire irritazioni. Ancora oggi, milioni di confezioni si trovano sugli scaffali di supermercati, farmacie e store online come Amazon. Ma pochi leggono le etichette, e ancora meno conoscono la storia che si cela dietro alcuni di questi flaconi.
Non si parla solo di prodotti del passato. Anche se in alcuni Paesi la vendita è cessata, in tanti altri il talco di Johnson & Johnson – uno dei più noti – continua ad arrivare nelle case dei consumatori. A volte, sotto nuove vesti, ma con lo stesso bagaglio di polemiche e processi alle spalle.
Una sostanza sotto accusa da anni
L’ingrediente incriminato è il talco, o meglio la sua possibile contaminazione con amianto, una sostanza classificata come altamente cancerogena. Diversi studi e perizie legali lo hanno collegato allo sviluppo di gravi forme di tumore, come il cancro ovarico e il mesotelioma.
Nonostante le numerose denunce e inchieste giornalistiche, il talco è ancora in commercio. Migliaia di famiglie continuano ad acquistarlo in buona fede, magari attirate da offerte online o da confezioni “rinnovate”, senza immaginare che quel gesto quotidiano possa nascondere un pericolo.

Il caso Johnson & Johnson scuote ancora
L’ultima condanna contro Johnson & Johnson è arrivata pochi giorni fa: un tribunale di Los Angeles ha imposto all’azienda un risarcimento record di 966 milioni di dollari per la morte di Mae Moore, una donna californiana deceduta nel 2021 per mesotelioma, una rara forma di cancro causata dall’esposizione all’amianto. Secondo la giuria, la malattia era legata all’uso prolungato di talco contaminato.
Il colosso farmaceutico è al centro di oltre 67.000 cause legali negli Stati Uniti, molte delle quali intentate da donne che hanno sviluppato il cancro ovarico dopo anni di utilizzo del prodotto. Anche se la vendita del talco è stata interrotta in Nord America e successivamente a livello globale, i prodotti del marchio si trovano ancora online e nei negozi, senza sufficienti avvertenze sui rischi documentati.
