Smartphone, dimentica quello che hai: domani PAGHERAI IL DOPPIO per avere la metà | Anche se spendi ti trattano da poveraccio

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Smartphone eliminato cavo usb_Donnaclick

Donna con smartphone in mano_Freepik_Donnaclick

Le confezioni degli smartphone continuano ad alleggerirsi: meno accessori, più spese nascoste per chi compra: ecco cosa sta succedendo.

Ricordi quando compravi un nuovo smartphone e nella scatola trovavi di tutto? Caricabatterie, auricolari, cavo usb, magari anche una custodia o qualche adesivo. Oggi quella stessa scatola è diventata sempre più sottile, leggera e sempre più vuota. Il prezzo, però, non è sceso. Anzi: cresce anno dopo anno, mentre quello che otteniamo si riduce all’essenziale.

Le aziende giustificano tutto parlando di “sostenibilità” e “riduzione dei rifiuti elettronici”. Una mossa green solo in apparenza, che però si traduce in un risparmio enorme per i produttori e in una spesa extra per gli utenti. Il risultato? Meno materiali per loro, più soldi usciti dal nostro portafoglio.

È iniziato tutto nel 2020, quando Apple decise di eliminare il caricatore dalla confezione degli iPhone. Una scelta subito copiata dagli altri giganti del settore, da Samsung a Xiaomi. Le reazioni furono forti, ma inutili: la tendenza era ormai segnata. Da allora ogni nuovo modello ha portato con sé un piccolo “taglio”, giustificato da qualche slogan ambientale.

Oggi le confezioni degli smartphone sembrano un simbolo perfetto del mercato tecnologico attuale: costi alti, prodotti minimalisti, e una continua pressione psicologica a “comprare ancora”. Il paradosso è che più spendi, meno ottieni. E se non ti adegui, sei tu il “povero” che non capisce l’evoluzione.

Paghi di più, ma ricevi di meno

Gli utenti si sono ormai abituati a dover acquistare separatamente caricabatterie e cuffie, e presto dovranno probabilmente mettere mano al portafoglio anche per altro. I produttori hanno trovato una formula vincente: ridurre i costi di produzione e far passare il tutto come un gesto ecologico.

Questa “ottimizzazione” però non ha portato vantaggi concreti per l’ambiente. Le spedizioni sono sì più compatte, ma il numero di accessori venduti separatamente è esploso, con imballaggi e spedizioni aggiuntive che annullano qualsiasi beneficio ecologico. Dietro le quinte, resta solo un obiettivo chiaro: aumentare i margini di profitto, mascherandoli da buone intenzioni.

Smartphone eliminato cavo usb_Donnaclick
Cavo usb in mano_(Freepik)_Donnaclick

La nuova strategia dei produttori di smartphone

Secondo le ultime indiscrezioni, il prossimo accessorio a sparire sarà proprio il cavo usb. Sony ha già aperto la strada con il suo nuovo Xperia 10 VII, venduto senza nemmeno il cavo di ricarica nella confezione. È il segnale che presto anche gli altri brand seguiranno la stessa direzione, lasciando nelle scatole soltanto lo smartphone e un piccolo foglietto con un codice QR per scaricare le istruzioni online.

La giustificazione ufficiale sarà la solita: “tutti ormai hanno già un cavo usb a casa”. Ma è solo questione di tempo prima che anche questo diventi un ricordo. L’obiettivo finale è chiaro: un futuro “wireless”, dove ogni funzione, ricarica compresa, richiede un accessorio venduto a parte. Così, domani, per avere la metà di ciò che avevi ieri, dovrai pagare il doppio — e ringraziare pure di essere al passo con i tempi.