Parcheggi del supermercato, adesso sono CAVOLI AMARI: multa assicurata se ignori questo cartello | Neppure la spesa in pace

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Multa parcheggi supermercato_Donnaclick

Auto nel parcheggio coperto_(Depositphotos.com)_Donnaclick

Anche nei parcheggi dei supermercati ci sono regole da rispettare: non basta pensare di “essere cliente” per sentirsi al sicuro.

Andare a fare la spesa è una delle attività più comuni e, spesso, anche più stressanti della giornata. Il tempo è poco, i carrelli sono scomodi, e trovare parcheggio è un’impresa. Proprio per questo, i parcheggi dei supermercati sono diventati un terreno delicato, dove il rischio di commettere errori – e pagarli caro – è più alto di quanto si pensi.

Molti automobilisti credono che, trattandosi di aree private aperte al pubblico, il parcheggio del supermercato sia una sorta di “terra franca”. Un luogo dove sostare liberamente, magari anche senza entrare nel punto vendita. Peccato che non sia sempre così. Ci sono regole precise, e a volte infrangerle può costare più di quanto immaginiamo.

Prima di tutto, bisogna distinguere tra i parcheggi di proprietà del supermercato e quelli concessi da enti pubblici. In entrambi i casi, l’area è soggetta al Codice della Strada: divieti di sosta, posti riservati ai disabili, limiti di velocità e precedenze vanno rispettati, pena una multa vera e propria.

Ma c’è un’altra trappola, meno nota e molto più insidiosa: i cartelli con il regolamento del parcheggio. Alcuni supermercati, autorizzati dal Comune, affiggono cartelli che stabiliscono limiti di tempo, orari e modalità d’uso dell’area di sosta. Quei cartelli non sono lì per bellezza: ignorarli può trasformare una banale spesa in un problema legale.

Attenzione a quei cartelli: non sono semplici avvisi

Il punto cruciale è questo: entrando nel parcheggio e usufruendone, si accetta tacitamente un contratto con il supermercato. È come cliccare “Accetto” su un sito web: anche se non lo leggiamo, ciò che c’è scritto vale. Se si resta oltre il tempo massimo o si sosta in orari vietati, si violano le condizioni e scatta la penale.

Queste penali non sono multe amministrative, ma vere e proprie sanzioni contrattuali. In pratica, il supermercato può affidarsi a una società di recupero crediti per riscuotere l’importo dovuto. E no, non importa se “si è clienti” o “si era solo un attimo”: il contratto parla chiaro, e infrangerlo ha conseguenze concrete.

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Parcheggio di un supermercato_(Depositphotos.com)_Donnaclick

Cavoli amari: ecco quando scatta la multa

La notizia è questa: anche nel parcheggio del supermercato si può ricevere una “multa” se si ignora il regolamento affisso. Ad esempio, parcheggiare oltre il tempo massimo consentito o in orari di chiusura può far scattare una penale contrattuale salata. E sì, basta un cartello visibile per rendere tutto legale.

In casi estremi, chi parcheggia senza motivo valido in un’area privata aperta al pubblico può essere accusato persino di invasione di terreni altrui. Quindi, prima di lasciare l’auto, occhi ben aperti: leggere i cartelli non è una cortesia, è un obbligo. Perché neppure la spesa, oggi, si fa senza rischi.