STRAORDINARI, adesso te li pagano di più: in arrivo la BUSTA PAGA da RECORD per chi ha voglia di lavorare

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Stipendi straordinari lavoro_Donnaclick

Giorno di paga segnato sul calendario_Donnaclick

Più soldi in busta paga e nuove regole sul lavoro: ecco cosa potrebbe cambiare per milioni di italiani. 

Negli ultimi mesi, il tema del lavoro straordinario è tornato al centro del dibattito politico. Complice la pressione su produttività e salari, il governo sta studiando nuove misure per incentivare chi accetta di lavorare oltre l’orario standard. Il quadro potrebbe cambiare sensibilmente già nel 2025.

Molti lavoratori, soprattutto nel privato, si trovano davanti a un bivio: accettare straordinari ben pagati ma pesantemente tassati oppure rinunciare per non salire di scaglione Irpef. La situazione attuale, infatti, penalizza chi lavora di più, senza offrire vantaggi fiscali significativi.

La normativa sugli straordinari è regolata dai contratti collettivi (CCNL) e prevede maggiorazioni ben definite: dal 15% al 50% in più rispetto alla paga oraria, a seconda del tipo di straordinario (feriale, festivo o notturno). Ma tutto questo, al netto delle tasse, rischia spesso di non essere così conveniente.

Secondo le leggi vigenti, il lavoro straordinario viene considerato reddito ordinario, tassato in base allo scaglione Irpef personale. Questo significa che un’ora in più a lavoro potrebbe tradursi in un guadagno netto ridotto, specialmente per chi ha redditi medio-alti. Ecco perché molti dipendenti preferiscono evitare di accumulare ore extra.

Il peso delle tasse e la fuga dagli straordinari

Nonostante le maggiorazioni previste, la tassazione ordinaria toglie molto dell’appeal agli straordinari. In molti casi, anziché ricevere un netto interessante, il lavoratore si ritrova con pochi euro in più, a fronte di fatica e tempo sottratto alla vita privata. Un paradosso che ora il governo vuole risolvere.

La novità potrebbe arrivare con la Legge di Bilancio 2025, attualmente in fase di studio. Secondo quanto riportato da Il Messaggero e confermato da Giacomo Astaldi su Money.it, il Ministero dell’Economia sta valutando una detassazione degli straordinari tramite l’introduzione di una flat tax del 15%.

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Sveglia su un tavolo_Donnaclick

Il piano per rilanciare gli straordinari

Se approvata, la misura cambierebbe radicalmente il panorama per i lavoratori dipendenti. Le ore di straordinario non sarebbero più tassate secondo gli scaglioni Irpef, ma con un’aliquota fissa del 15%, come già avvenuto per medici, infermieri e lavoratori del turismo nel 2024.

L’obiettivo è chiaro: aumentare il netto in busta paga e incentivare chi è disposto a lavorare di più. Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera, ha confermato l’intenzione del governo di estendere questo beneficio a tutti i lavoratori, compatibilmente con le risorse disponibili. Anche se al momento si tratta di un’ipotesi, la direzione sembra tracciata. Dopo la detassazione dei premi di produttività al 5% dello scorso anno, l’esecutivo vuole proseguire sulla strada di un fisco più favorevole al lavoro. Una boccata d’ossigeno per milioni di italiani che chiedono solo una cosa: essere pagati il giusto per ogni ora in più.