Ci offrite un caffè e vi regaliamo un’intera casa: in questo Comune succede davvero

172
Comprare case a 1 euro Italia_Donnaclick

Tazzina di caffè su una terrazza (Depositphotos.com)_Donnaclick

Un’occasione unica per chi sogna di cambiare vita, puntando su borghi autentici e case da reinventare.

In un’Italia che si svuota lentamente, c’è chi risponde con idee semplici ma dirompenti. Le “case a 1 euro” non sono più una trovata curiosa, ma una vera opportunità per chi desidera ricominciare, investire o semplicemente vivere in modo diverso.

Da Nord a Sud, sono decine i Comuni che offrono immobili a un prezzo simbolico pur di veder rivivere i loro centri storici. In cambio, chiedono solo una cosa: che le case vengano ristrutturate e vissute.

Dietro questa iniziativa c’è la volontà di contrastare lo spopolamento dei borghi, un problema che minaccia non solo l’economia locale ma anche l’identità culturale del Paese. Ogni casa recuperata è un passo verso il futuro.

Non si tratta solo di abitazioni: sono pezzi di storia, spesso affacciati su panorami mozzafiato, che aspettano mani pronte a ridargli dignità. E non servono grandi capitali, ma visione e volontà.

I Comuni che regalano una casa per un caffè

A Fabbriche di Vergemoli, in Toscana, il Comune ha lanciato un’iniziativa che supera ogni fantasia: “Ci offrite un caffè e vi regaliamo una casa”. È un modo provocatorio per raccontare il programma delle case a 1 euro, ma qui l’offerta è reale. Basta un euro, quanto un espresso, per iniziare una nuova vita in Garfagnana, tra boschi secolari, silenzio e ritmi lenti, lontani dallo stress urbano.

Le occasioni non mancano in tutta Italia: da Mussomeli e Cammarata in Sicilia, a Troina, Biccari in Puglia, Zungoli in Campania, fino a Pratola Peligna in Abruzzo e Petrella Tifernina in Molise. Ogni borgo ha le sue regole e la sua identità, ma tutti condividono un obiettivo comune: attrarre nuove persone, nuove energie e nuove storie. Senza dimenticare Piazza Armerina, Chiaromonte, Penne e Sant’Elia a Pianisi, piccoli centri dove il tempo sembra essersi fermato, ma che vogliono ripartire proprio grazie a chi decide di scommettere su di loro. Una sfida concreta per chi ha coraggio, e un’occasione irripetibile per scrivere una nuova storia, mattone dopo mattone.

Comprare case a 1 euro Italia_Donnaclick
Donna passeggia in un borgo siciliano_(Depositphotos.com)_Donnaclick

Come funziona l’iniziativa delle case a 1 euro

Acquistare una casa a 1 euro è più semplice di quanto sembri, ma richiede impegno e consapevolezza. Il primo passo è consultare i bandi pubblicati dai Comuni aderenti al progetto, che vengono aggiornati periodicamente. Ogni Comune stabilisce modalità e requisiti specifici, ma la procedura base è simile: chi è interessato deve manifestare formalmente l’intenzione di acquistare, presentando una domanda e firmando un accordo che lo impegna a ristrutturare l’immobile entro un termine prestabilito, di solito 12 mesi dall’acquisto. I costi da sostenere sono chiari e trasparenti. Oltre all’euro simbolico, l’acquirente deve affrontare una spesa media di 20-25 mila euro per i lavori di ristrutturazione, a seconda delle condizioni della casa. A ciò si aggiungono le spese notarili per la registrazione del contratto, le volture catastali, l’accatastamento e una polizza fideiussoria di circa 5.000 euro, valida per tre anni, a garanzia del rispetto degli impegni assunti nei confronti del Comune.

In cambio, si ottiene una casa vera, spesso affacciata su scorci da cartolina o immersa in paesaggi rurali incontaminati. Non si tratta di rovine senza valore, ma di immobili storici in attesa di essere riportati in vita. E per chi ha un progetto di vita, familiare o imprenditoriale, il ritorno sull’investimento può essere importante, anche sul piano umano ed emotivo. Inoltre, lo Stato mette a disposizione diversi bonus fiscali — per ristrutturazioni, efficientamento energetico e acquisto di arredi — che possono alleggerire notevolmente i costi totali. L’iniziativa non è riservata solo ai cittadini italiani: anche gli stranieri possono partecipare, a patto di avere un codice fiscale italiano, facilmente ottenibile tramite i consolati. Questo rende il progetto ancora più interessante anche per chi viene dall’estero e sogna un angolo tutto suo in Italia.