Pasta fresca, non acquistatela qui: la qualità non è alta come credete | Se la comprate dovete saperlo

282
Una confezione di pasta fresca ripiena in primo piano su un banco frigo di supermercato.

Una confezione di pasta fresca ripiena in primo piano su un banco frigo di supermercato.

Altroconsumo ha analizzato le paste fresche confezionate nei supermercati: ecco quelle con qualità bassa o appena sufficiente.

Nei banchi frigo dei supermercati italiani, la pasta fresca ripiena è un prodotto sempre più richiesto. Tortellini, ravioli, gnocchi ripieni e pansoti rappresentano una scelta veloce ma gustosa per pranzi e cene. Tuttavia, dietro l’apparenza invitante di molte confezioni si nasconde una qualità non sempre all’altezza delle aspettative. Altroconsumo ha realizzato un’indagine approfondita su decine di prodotti confezionati, valutando ingredienti, qualità nutrizionale ed etichettatura. Il risultato? Molti marchi noti presentano criticità significative. Chi acquista abitualmente pasta fresca dovrebbe conoscere questi dati, soprattutto quando si tratta di alimenti destinati a tutta la famiglia.

La ricerca condotta da Altroconsumo si è basata su quattro criteri principali: la composizione degli ingredienti, la qualità nutrizionale, il tipo di ripieno e la trasparenza delle etichette. In particolare, è stato analizzato il rapporto tra pasta e farcitura, la presenza di additivi o aromi, e la chiarezza delle diciture in etichetta. La qualità nutrizionale ha preso in considerazione il contenuto calorico e l’equilibrio tra macronutrienti. Il ripieno, elemento centrale di questi prodotti, è stato valutato anche in base all’utilizzo di ingredienti certificati o Dop. Infine, la trasparenza dell’etichettatura è risultata essenziale per giudicare la serietà del produttore.

Sulla base dei punteggi assegnati da Altroconsumo, i prodotti sono stati suddivisi in fasce qualitative. I migliori hanno ottenuto punteggi tra 65 e 71, mentre quelli sotto i 60 sono stati classificati come “accettabili” o al limite della sufficienza. Tra i prodotti migliori spiccano i Tortellini al prosciutto crudo Luciana Mosconi (71 punti), seguiti dai Tortelli maremmani Sapori & Dintorni Conad (66 punti). In generale, le paste fresche con pochi ingredienti, ripieni semplici e senza troppi additivi hanno raggiunto le valutazioni più alte. Questo dimostra che la qualità non dipende solo dal prezzo, ma anche dalla trasparenza e dalla scelta delle materie prime.

Scendendo nella classifica, troviamo prodotti che si fermano a 60 punti o meno, una soglia che Altroconsumo considera accettabile ma non particolarmente soddisfacente. Tra questi figurano: Esselunga Top – Ravioli con carne di vitello, Pam Panorama – Tortelloni ricotta e spinaci, Fini – Ravioli speck e gorgonzola, Giovanni Rana Sfogliavelo – Gorgonzola DOP. Anche marchi molto diffusi come Buitoni e De Angelis hanno ottenuto punteggi modesti. Questo significa che la notorietà del brand non è sempre sinonimo di alta qualità. Alcune referenze, pur essendo vendute nei maggiori supermercati, contengono troppi aromi, poco ripieno o etichette poco chiare.

Etichette poco trasparenti e ripieni poveri: cosa evitare

Uno degli aspetti più critici emersi dall’analisi riguarda la trasparenza dell’etichettatura. In molti casi, le informazioni riportate sulla confezione sono poco leggibili o incomplete. Alcuni prodotti non specificano con precisione la percentuale di ripieno o utilizzano denominazioni generiche come “aromi naturali”, che non aiutano il consumatore a capire cosa sta acquistando. Altri evidenziano ingredienti certificati solo in piccole quantità, giusto per attirare l’attenzione. Questo tipo di marketing può risultare fuorviante e compromettere la fiducia dei consumatori. L’etichetta dovrebbe invece essere uno strumento di chiarezza, in grado di garantire una scelta consapevole.

Anche la qualità del ripieno lascia spesso a desiderare. In molti casi, la proporzione tra pasta e farcitura è squilibrata: troppa sfoglia e poco ripieno. Inoltre, alcuni produttori utilizzano ingredienti secondari come patate o formaggi generici per allungare la farcitura, riducendo il valore nutrizionale e il gusto complessivo del prodotto. Nei casi peggiori, si fa largo uso di aromi artificiali per mascherare la povertà del contenuto. Una pasta fresca di qualità dovrebbe invece presentare un ripieno ricco, ben bilanciato e realizzato con materie prime riconoscibili, senza bisogno di artifici.

Ravioli e tortellini
Ravioli e tortellini

Cosa scegliere davvero al supermercato? La top list di Altroconsumo

Per chi non vuole rinunciare alla pasta fresca confezionata, la classifica Altroconsumo offre utili indicazioni. I prodotti con punteggi tra 65 e 71 si distinguono per qualità complessiva. Oltre ai già citati Luciana Mosconi e Sapori & Dintorni, troviamo anche Carrefour Bio – Ravioli ricotta e spinaci, Esselunga – Mezzelune salmone, Fior Fiore Coop – Ravioli di zucca. Queste paste fresche offrono un buon bilanciamento tra gusto e qualità degli ingredienti, e rappresentano una scelta più sicura per chi cerca un prodotto pratico ma sano. Il consiglio, però, è sempre lo stesso: leggere bene l’etichetta prima di acquistare.

In un mercato affollato di proposte, spesso più orientate al profitto che alla qualità, la conoscenza è la migliore arma a disposizione del consumatore. Le paste fresche ripiene possono essere un’ottima soluzione per chi ha poco tempo, ma solo se scelte con attenzione. Evitare le confezioni con troppi additivi, leggere con cura le etichette, preferire i prodotti con ingredienti chiari e certificati: sono questi i passi giusti per portare a tavola gusto e salute. In definitiva, Altroconsumo ci ricorda che non tutto ciò che sembra appetitoso lo è davvero. Meglio fermarsi un attimo, confrontare e scegliere con consapevolezza.