Bonus 600 euro, ad agosto chi è in questa lista lo riceve: controllate subito, potete essere tra i fortunati

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Molte famiglie italiane stanno affrontando mesi difficili, tra inflazione, rincari e bollette sempre più alte. E ogni nuovo aiuto economico è guardato con grande attenzione.

Nelle ultime settimane si è diffusa la notizia che l’INPS, ad agosto 2025, erogherà un bonus economico straordinario da 600 euro. Una misura pensata per aiutare chi si trova in difficoltà concreta e ha visto il proprio reddito ridursi drasticamente.

L’interesse è cresciuto rapidamente sui social, nei gruppi dedicati ai bonus e nei forum di consulenza fiscale. Ma non tutti sanno chi sono davvero i destinatari di questo presunto sostegno.

Ciò che ha attirato l’attenzione è che il contributo sarebbe automatico: nessuna domanda da fare, nessun modulo da compilare. L’INPS lo identificherebbe direttamente, usando i dati già disponibili.

A chi sarebbe destinato il bonus INPS?

Secondo le voci circolate, il bonus spetterebbe a determinate categorie ben precise. In cima alla lista troviamo i lavoratori part-time o con contratti a termine, specialmente quelli che hanno subito riduzioni dell’orario o della durata lavorativa.

Anche le famiglie con un ISEE basso sarebbero tra i potenziali beneficiari, così come chi è già inserito in percorsi di inclusione attiva come il Supporto per la Formazione e il Lavoro o usufruisce della Carta Acquisti. In molti si sono chiesti come avverrà l’erogazione. A quanto pare, l’accredito sarebbe previsto direttamente sul conto corrente o sulla carta prepagata associata al beneficiario, nei giorni centrali di agosto.

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INPS smentisce: nessun contributo previsto ad agosto

Il bonus da 600 euro (o 575 euro, secondo altre fonti) in realtà non esiste. Si tratta di una notizia falsa, una delle tante che ciclicamente circolano online nei periodi di maggiore pressione economica. Nessun comunicato ufficiale da parte dell’INPS ha, infatti, confermato l’erogazione di questo contributo.

La presunta misura sarebbe dovuta arrivare automaticamente, ma in realtà non è mai stata prevista. Non ci sono norme approvate, né stanziamenti nel bilancio pubblico per finanziare questo intervento. Per questo motivo è importante non lasciarsi ingannare: sebbene il bisogno sia reale, non tutti gli aiuti pubblicizzati online corrispondono a iniziative concrete.