Canone RAI, chi lavora qui non lo paga più: mostrate il contratto e siete esentati a vita

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Alcune categorie non pagano più il Canone RAI: se lavori in certi ambiti basta mostrare il contratto e l’esenzione è valida per sempre.

Canone RAI.

Canone RAI.

Se hai un contratto in certe posizioni, puoi essere esentato a vita dal Canone RAI.

Il Canone RAI è una tassa annuale legata al possesso di un televisore, ma esistono casi in cui non è dovuto, e spesso questo vale “a vita”. Tra le categorie scoperte dall’Agenzia delle Entrate rientrano diplomatici, militari stranieri e chi non ha alcuna tv, con esenzioni automatiche riconosciute finché durano le condizioni iniziali.

Nel 2025 il Canone RAI resta fissato a 90 € annui, ripartiti in dieci rate da 9 €, addebitate in bolletta elettrica da gennaio a ottobre. Tuttavia, avere un contratto lavorativo specifico può eliminare questa spesa definitivamente. L’esenzione si attiva non appena si dimostra di appartenere a una delle categorie esenti.

Tra i casi previsti, troviamo gli over 75 con reddito familiare non superiore a 8.000 € annui e nessun altro convivente con reddito, i diplomatici o funzionari consolari stranieri in Italia, e i militari stranieri in servizio, grazie a reciproci accordi internazionali. La normativa chiarisce che, se l’utente rientra in queste situazioni, non serve nessuna dichiarazione annuale.

Chi “lavora qui” in ruoli analoghi – per esempio personale (non italiano) di ambasciate, missioni, ONG internazionali o consolati – è incluso nell’esenzione automatica. Il contratto di lavoro certifica l’idoneità: non è richiesto altro, né documentazione aggiuntiva né dichiarazioni successive, a meno che non cambi lo status lavorativo.

Dettagli operativi sul Canone RAI e dichiarazioni

Per i non detentori di apparecchi tv, è possibile inviare una dichiarazione sostitutiva tramite il portale “Canone TV” dell’Agenzia delle Entrate, con SPID/CIE/CNS, oppure invio via PEC o raccomandata. In base alla data di invio, l’esenzione copre l’intero anno (entro il 31 gennaio) o il solo secondo semestre (tra 1° febbraio e 30 giugno).

Indipendentemente dalla modalità di invio, se permangono le condizioni dichiarate (assenza tv o appartenenza a una delle categorie specifiche), non è necessario ripetere la dichiarazione negli anni successivi. L’amministrazione riconosce l’esenzione automatica fintanto che i presupposti non subiscono variazioni.

Canone RAI.
Canone RAI.

Cosa fare in caso di cambiamento

Se si verifica un cambiamento nella propria condizione – ad esempio, si acquista una tv, si modifica il reddito, si lascia il lavoro – è necessario comunicare la variazione entro 30 giorni all’Agenzia. L’invio tempestivo evita addebiti retroattivi e potenziali penali o interessi di mora.

Nel caso in cui l’esenzione precedentemente comunicata non risultasse più valida, l’Agenzia delle Entrate potrebbe recuperare interi anni di canone non pagati, applicando anche interessi di mora senza preavviso o chiedere rettifiche immediate sulla bolletta.