Francesca De André e il suo incubo: “Picchiata dal mio ex, la mia testa piena di buchi”

di Redazione


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Francesca De André, nipote del cantautore Fabrizio, ha svelato al settimanale Chi di essere stata “picchiata dal mio ex, sangue da ogni parte e buchi in testa. Spero marcisca in galera”.

La 32enne sta parlando di Giorgio Tambellini, il 38enne che entrò nella casa del Grande Fratello del 2019 per tentare di riconquistare l’allora ex, che stava avendo un relazione con Gennario Lillio.

La figlia di Cristiano De André ha raccontato: “Ero a terra. Il sangue usciva da ogni parte del mio corpo, dalla mia testa piena di buchi, dalle mie labbra. Urlavo ‘Basta, basta, fermati!!!’. Ricordo una serie di calci in testa uno via l’altro, poi il vuoto”. Sarebbe stata la vicina di casa a salvare la 32enne dall’uomo, con cui si era trasferita a Lucca, in Toscana.

Francesca De André ha descritto così l’incubo che ha vissuto: “Da quando ho iniziato a frequentare questa persona. Ho conosciuto il dolore di un amore malato, il dolore fisico e mai quella bolla di felicità che aspettavo e aspettavo. Nella mia testa ho sospeso questo amore in due fasi: ‘On’ e ‘Of’’. Quando era ‘On’ aveva gli occhi buoni e mi permetteva di sognare una famiglia e un futuro insieme. Quando era ‘Off’ i suoi occhi si trasformavano. E subito sono iniziate le botte. Ogni oggetto a portata di mano, delle sue mani, era utile per colpirmi. Io dentro di me dicevo a me stessa: ‘Va bene così, si calmerà, forse lo posso salvare o aiutare in questo modo, subendo…’. Insomma, annullavo me stessa mentre ero sottoposta a ogni tipo di umiliazione, che avveniva sempre in due fasi: la prima a parole, la seconda fisica. Ma io lo amavo. A volte riuscivo a fermarlo usando il cellulare per riprendere tutto e minacciando di denunciarlo. Ma le volte in cui ho vinto io sono state rare. Ho quasi sempre perso”.

Francesca De André e Giorgio Tambellini.

Francesca De André e Giorgio Tambellini.

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E ancora: “Non lo denunciavo perché lui aveva già in atto delle misure ‘sospensive’ con la legge, altre denunce. Pensavo: proprio io lo devo mandare dentro? Sono così cattiva da fare questo? Mi autoincolpavo, ecco, dicevo a me stessa ‘proprio io devo fargli del male?’. Io lo volevo solo salvare“.

Francesca De André, poi, è riuscita a scappare: “Dopo la sua ultima fase ‘Off’ in cui mi ha colpito, picchiato anche mentre ero a terra incosciente. Non appena ho ripreso i sensi, la mia vicina di casa, che aveva sentito le urla, mi ha salvato: mi ha portato da lei e, spaventata, ha chiamato Carabinieri e ambulanza. Ma anche lui li aveva chiamati, per coprirsi le spalle. Il comandante Massimiliano De Luca, al quale devo tutto, ha capito immediatamente la situazione. In quel momento è successo il delirio. Lui è scappato da dietro casa, nel bosco, portando con sé il mio cellulare dove c’erano le prove di altre aggressioni. Non volevo denunciare, ma questa volta, l’ultima volta, la denuncia era d’ufficio poiché è stato colto in flagranza di reato. Poi lo hanno preso e io sono finita in ospedale in codice rosso”.

In ospedale, “mi hano diagnosticato venti giorni di prognosi: e questo è stato un dramma, perché sotto i ventuno giorni lui non lo potevano trattenere in custodia. La Tac alla testa, però, ha evidenziato un trauma cranico, e poi c’era il corpo completamente tumefatto. Ero irriconoscibile. I capi di accusa sono così aumentati e spero che la legge lo spedisca diritto diritto in carcere, dove gli auguro il peggio. Perché uomini così la devono pagare!”.

“Mi sento persa, nel vuoto. Mi creda, io non sono ‘fatta sbagliata’: cercavo solo una famiglia, cercavo di costruire un amore, lo volevo salvare. Ma forse lottavo da sola. Cerco solo un tetto, sogno la stabilità. Una stabilità che non ho mai avuto”, ha concluso.

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