5 falsi miti sul sale rosa dell’Himalaya

di cinziaR


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Il sale rosa dell’Himalaya non ha i famosi 84 elementi

Si tratta di una pura invenzione che si è diffusa a causa di una cattiva informazione. Il metodo di estrazione del sale rosa dell’Himalaya preserva una gamma un po’ più ampia di sostanze rispetto agli analoghi prodotti estrattivi dell’Europa centrale, tuttavia, nonostante il marketing pubblicitario affermi la presenza di 84 elementi chimici, analisi di laboratorio hanno rivelato che le ulteriori sostanze rispetto al cloruro sodico sono in numero molto inferiore alle 84 pubblicizzate: alcuni dicono addirittura nessuna.

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Il sale rosa dell’Himalaya… non viene dall’Himalaya

Esso infatti viene dal Pakistan. Nonostante il nome commerciale, infatti, suggerisca una relazione con l’omonima catena montuosa, il prodotto è estratto dalla miniera di sale di Khewra, che si trova su modeste alture che distano circa 300 km dall’Himalaya.

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Il sale rosa dell’Himalaya non è “puro” come si crede

La verità è che il sale rosa esibisce una colorazione rossiccio o rosa, dovuta alle impurità che vi si trovano disperse, costituite soprattutto da ossido di ferro. Nella sua composizione predomina il cloruro di sodio, presente per circa il 95-98% del totale, una percentuale conforme alle norme che ne permettono la vendita come sale da cucina. Il sale rosa è caratterizzato da alcuni punti percentuali di impurità e metalli come rame, zinco, cadmio, nichel, manganese, piombo, cobalto, tellurio, bario, alluminio che nulla gli conferiscono di più rispetto ad un normale sale se non, appunto, il colore.

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Il sale rosa dell’Himalaya non è uno speciale prodotto di bellezza

Dopo il successo immotivato del sale rosa nell’ambito della salute, esso è diventato una star anche nel campo cosmetico, dove viene pubblicizzato come scrubber innovativo, particolarmente indicato nel tonificare, idratare e purificare la pelle. Niente di più di un comune sale, dicono le ricerche. Che a dire la verità non è poco, perchè il sale è un’ottimo prodotto di bellezza, ma non tanto da motivare i prezzi esorbitanti di questo sale rosa.

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Il sale rosa dell’Himalaya non aiuta nella dieta

E in cucina non aiuta a dimagrire nè è “meno salato” di come si crede. E’ solo un sale differente per colore, è bello e come tutte le cose belle spesso diventa oggetto di false credenze. La verità è che nella composizione del sale rosa dell’Himalaya, invece, non entra lo iodio, che non è presente nemmeno in tracce: questa assenza ne ha causato l’impossibilità di commercializzarlo in India, dove è ammessa solo la vendita di sale iodato, allo scopo di combattere la carenza di iodio nella dieta della popolazione indiana.

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