Sanremo 2023, Mogol contro le scelte di Amadeus

di Redazione


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Mogol, il paroliere che ha fatto la storia della canzone italiana, ha commentato all’Adnkronos i cantanti scelti da Amadeus per l’edizione 2023 del Festival di Sanremo.

Mogol, 86 anni, ha affermato: “Ho visto il cast annunciato da Amadeus e, come prevedevo, è il festival degli influencer. Ormai se vuoi entrare al festival devi avere un seguito social consistente o devi fare colore e sensazione”.

Mogol, all’anagrafe Giulio Rapetti, ha aggiunto: “Ci vuole qualcuno che scelga le canzoni sulla base della qualità”.

Stuzzicato sul fatto che i festival di Amadeus si sono contraddistinti per il successo radiofonico e sul web dei brani scelti, Mogol ha replicato: “Le hit radiofoniche? Forse anche le playlist delle radio vengono costruite sulla base del seguito social o delle visualizzazioni degli artisti”.

Mogol.

Mogol.

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“Ora – ha proseguito – parlerò con il ministro Sangiuliano perché dal Cet, la scuola che ho fondato, escono dei pezzi bellissimi che vale la pena di poter far conoscere e presentare. È importante per la cultura popolare creare degli spazi alternativi al festival. A Sanremo pensano a quello che può portare in alto gli ascolti tv e le visualizzazioni sui social. E lo capisco. Però poi le canzoni non restano. Mentre quando faccio delle serate con canzoni mie, anche di 40 anni fa, la gente le sa ancora a memoria. Quanto rimangono le canzoni dei festival degli ultimi anni?”.

“Io chiedo solo uno spazio alternativo al festival dove fare conoscere altre canzoni”, ha concluso.

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