28enne muore dopo il parto cesareo, cos’è successo

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Taranto. Una donna di 28 anni è morta nell’ospedale SS. Annunziata dopo aver dato alla luce una bambina con un parto cesareo. La piccola sta bene.

Image by Sasin Tipchai from Pixabay

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Tragedia a Taranto, in Puglia.

Ieri, lunedì 29 agosto, una donna di 28 anni è morta nell’ospedale SS. Annunziata della città pugliese dopo aver dato alla luce una bambina con un parto cesareo. La piccola è in buone condizioni.

L’ASL ha precisato, tramite una nota, che i controlli post operatori hanno evidenziato una emorragia ed è stato eseguito un intervento chirurgico d’emergenza ma la donna è andata in arresto cardiaco.

La giovane era alla 40esima settimana di gestazione della sua prima gravidanza ed è stata ricoverata per rottura prematura delle membrane. Avendo richiesto di non proseguire con l’induzione al parto è stata sottoposta a taglio cesareo.

Come spiegato sempre dall’ASL, dopo l’intervento, le verifiche routinarie hanno rivelato una riduzione dell’emoglobina, compatibile con l’intervento chirurgico. Dopo un breve intervallo è stato programmato un ulteriore controllo che ha evidenziato una anemia severa (emorragia).

Il personale sanitario ha immediatamente attivato tutte le procedure necessarie ma la giovane è andata in arresto cardiaco. È stata posta in atto ogni procedura prevista dal protocollo ed è stato eseguito un intervento chirurgico d’emergenza ma, purtroppo, per la donna non c’è stato nulla da fare.

La neonata, che alla nascita pesava 2.580 grammi, è  in buone condizioni di salute ed è attualmente seguita dal personale dell’Unità Operativa di Neonatologia del nosocomio tarantino. La direzione Asl Taranto, il primario e il reparto “intendono esprimere  il proprio cordoglio per la perdita di questa giovane donna, nel giorno che avrebbe dovuto essere uno dei più gioiosi della sua vita. Alla sua famiglia e ai suoi cari vanno le più sentite condoglianze”.

La Procura di Taranto ha disposto l’acquisizione delle cartelle cliniche. Il caso è seguito dal sostituto procuratore Antonio Natale. Si tratta di un’attività conoscitiva svolta d’ufficio e non ci sarebbe ancora una denuncia della famiglia. Il magistrato potrebbe anche disporre l’autopsia sul corpo della 28enne.

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