L’Italia ricorderà per sempre l’iconica Raffaella Carrà. Scomparsa lo scorso 5 luglio, alla regina della televisione italiana è stato assegnato un premio alla Mostra di Venezia.
La Carrà ha avuto una brillante carriera non soltanto come cantante. Un altro aspetto poco conosciuto della sua vita, ma altrettanto importante è quello del cinema. A dirlo è l’ex compagno di una vita Sergio Japino che durante la Mostra ricorda la sua amata. “Al cinema, come in televisione, Raffaella riusciva ad arrivare dritta al cuore della gente, perché le persone sapevano che lei parlava sempre con passione. Tutti conoscono la sua carriera musicale e televisiva, ma pochi sanno del suo talento come attrice”.
Vincitrice postuma del Premio Speciale “Sorriso Diverso Venezia Award”, premio collaterale di Venezia 78 ritirato ieri da Japino, Carrà si era diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia negli stessi anni di Marco Bellocchio, che l’avrebbe voluta per il suo primo film (dovette poi rinunciare per problemi di natura organizzativa).
Furono più di 30 le pellicole in cui recitò Carrà, dalla prima nel 1952, Tormento del passato di Mario Bonnard, all’ultima nel 2020 nel ruolo di se stessa, in Ballo ballo di Nacho Álvarez (che presto diventerà un musical teatrale): in mezzo film come La Celestina P… R…, di Carlo Lizzani, I compagni di Mario Monicelli, Rose rosse per Angelica di Steno.
«Con la sua simpatia, la sua generosità, il suo altruismo, Raffaella Carrà ha rappresentato le caratteristiche migliori dell’Italia portandole in giro per il mondo – ha detto il Presidente della Biennale Roberto Cicutto, scatenando una standing ovation e un lungo applauso – Questo premio è molto significativo perché sottolinea i valori umani e il significato della diversità, e lo ritengo coerente con la carriera di Raffaella, che va ricordata con gioia. E’ un’icona molto amata, inimitabile, che fa parte delle nostre vite: la sua presenza è ben più di un ricordo».
Il presidente della Repubblica Sergio Matterella nell’esprimere il suo cordoglio ha sottolineato come Raffaella Carrà: “Volto televisivo per eccellenza ha trasmesso con la sua bravura e la sua simpatia un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo”. Riportato così dall’Ansa.
Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri.
Il messaggio mandato dal suo storico compagno, Sergio Japino: “Raffaella Carrà è morta per una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia”. La malattia di Raffaella Carrà non è stata resa nota ufficialmente ma si parla di un devastante tumore al polmone.
Tutta l’Italia e non si unisce al dolore. Se n’è andata una donna di cui tutti avevamo bisogno e che ha scritto la storia. Da sempre paladina della libertà, dei diritti LGBTQ, dell’amore bellissimo in totale serenità perché “non c’è odio non c’è guerra quando a letto l’amore c’è”.
La regina delle showgirl era molto devota a San Pio e così le sue ceneri oggi sono state portate in Puglia. Ad accompagnare l’urna il compagno di una vita di Raffaella Carrà, Sergio Japino. Raffa aveva preso parte all’inaugurazione di Teleradio Padre Pio il 19 maggio del 2001 e proprio a sottolineare questo legame l’urna passerà da lì.
Le ceneri di Raffaella Carrà nella chiesetta antica di Santa Maria delle Grazie, per permettere a chi lo vorrà la visita e la preghiera di suffragio. Sono portate nella chiesa di San Pio da Pietrelcina. L’urna è stata riportata nella chiesetta di Santa Maria delle Grazie.