L’esordio alle Olimpiadi nei 57 kg per la poliziotta campana non era dei più semplici contro l’ argento nel 2019, ma l’azzurra ha combattuto con intelligenza, aggiudicandosi il match per 4-1.
Chi è Irma Testa
Nata a Torre Annunziata, Irma è andata via di casa a 14 anni, “adottata” dal suo maestro Lucio Zurlo ed è stata la prima pugile italiana a partecipare all’ Olimpiade di Rio. Quell’esperienza ha segnato una strada che tante altre bambine e ragazze hanno seguito, tanto che oggi andiamo a Tokyo nella boxe solo con pugili donne.
Le medaglie
Nel settembre 2013 vince il primo mondiale nella categoria juniores nei 52 kg in Bulgaria. Nel 2014 poi vince l’argento mondiale giovanile, questa volta nella categoria 57 kg, poi la medaglia d’oro europea nella 54 kg r infine l’argento alle Olimpiadi giovanili di Nanjing. Il suo nome è sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori perché poche altre volte si era vista un pugile così agile ma allo stesso tempo alto, possente e tecnico come Irma.
La vittoria a Liudmila Vorontsova
L’azzurra ha gestito con grande intelligenza l’aggressività dell’avversaria, infilandola sugli attacchi continui ma poco lucidi, mostrando la solita boxe intelligente e completa.
Malgrado il finale serrato, Irma si è aggiudicata tutte le riprese per quattro giudici, mentre il mongolo ha visto prevalere la russa. Un 4-1 che porta la Testa agli ottavi di lunedì contro l’irlandese Walsh.
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