MASKual Harassment: si diffonde così una nuova forma di molestia

di Alice Marchese


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A causa della pandemia globale, il personale dei locali e ristoranti è stato decisamente colpito dal calo drastico della clientela, che da sempre permette alle cameriere e ai camerieri statunitensi di guadagnare grazie alle mance. Purtroppo, come se questo non bastasse, sono davvero molte le cameriere americane che stanno denunciando di subire una nuova forma di molestia sessuale, che l’associazione One Fair Wage ha definito ‘MASKual Harassment’.

Questo neologismo nasce dall’unione di ‘mask’ (mascherina) ‘sexual’ (sessuale) e ‘harassment’ (molestia); come riporta D-Repubblica e come dichiara l’associazione in questione, si sta verificando un nuovo inquietante fenomeno per cui viene richiesto esplicitamente alle cameriere di abbassare la mascherina così che possano decidere quanto dare di mancia.

One Fair Wage, organizzazione che si batte per un reddito equo, in collaborazione con Time’s Up, associazione dedita alla causa del lavoro sicuro, equo, dignitoso per tutte le donne, ha realizzato un report intitolato Take Off Your Mask So I Know How Much to Tip You, che è il terribile ritornello che le lavoratrici dei ristoranti si stanno sentendo ripetere quotidianamente da quando è iniziata la pandemia.

“Vorrei vedere il viso della ragazza che mi ha servito così bene”, “Posso vedere le tue labbra?”, “Fammi vedere la tua faccia così so a chi sto dando la mancia”, “Oh no! Devo stare a distanza così non posso toccarti?”: sono solo alcune delle testimonianze raccolte dal report, che sottolinea come secondo il 41% delle lavoratrici le molestie sessuali siano aumentate dall’inizio della pandemia.

Come se non fosse sufficiente, il 58% ha affermato di aver trovato anche difficile imporre alle persone il rispetto delle regole (distanza, uso della mascherina dentro il locale) per paura che questo influisse sulle loro tips – mance.

Battagliera come sempre e pronta a combattere per tutto ciò che concerne i diritti delle donne, Jane Fonda si è schierata assieme alle due associazioni per chiedere agli amministratori e ai politici statunitensi, ma in particolare a Andrew Cuomo, governatore dello stato di New York, di modificare le politiche relative al salario minimo.

“Quello della ristorazione è un settore da riorganizzare completamente, come accadde con il settore delle segretarie negli anni ‘80, ed è quello dove le molestie sessuali sono più frequenti”, spiega Jane Fonda. Anche Alyssa Milano, attrice e attivista, ha partecipato con Jane Fonda ad un rally digitale dedicato al MASKual Harassment.

“Queste storie fanno infuriare”, è stato l’intervento dell’attrice “Che sia chiaro: pagare meno del minimo salariale è un modo di controllare le donne. Se le donne dipendono dalle mance sono costrette a tollerare, persino accondiscendere ai loro molestatori per sopravvivere. Ad un certo punto la pandemia finirà, ma se non diamo a queste lavoratrici la stabilità finanziaria le molestie proseguiranno ben oltre il vaccino”.

Come aveva spiegato Loredana De Rosa, psicologa esperta di violenza di genere dell’Associazione Differenza Donna, la cultura della molestia ‘verbale’ è ancora estremamente sottovalutata, “considerata generalmente lecita e alla stregua di complimenti, espressione di una storicizzata dinamica di potere del genere maschile su quello femminile. È la pubblica denigrazione della dignità femminile. Non è un modo per corteggiare, bensì per intimorire. Un atteggiamento frutto di una cultura patriarcale che mercifica il corpo delle donne, e attribuisce l’unica considerazione possibile solo in merito al desiderio maschile”.

Nel caso del MASKual Harassment il cliente uomo (in posizione di potere) decide quanta mancia dare alla lavoratrice, che su quelle mance dipende per vivere, in base al suo ‘gradimento’.

In questo contesto culturale, da tempo denunciato dalle attiviste, si innesta una problematica tutta americana, ovvero quella della retribuzione di chi lavora nei servizi al pubblico, e in particolare nei bar e ristoranti.

Negli Stati Uniti infatti la mancia corrisponde ad una cospicua porzione dello stipendio di una cameriera o un cameriere.

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