La Regina di ghiaccio – il musical, una fiaba per grandi e piccini
Siamo stati alla prima a Milano dello spettacolo con Lorella Cuccarini. Ecco la recensione! La Regina di ghiaccio – il musical.
Una principessa bellissima, soggiogata dalle sue tre ancelle crudeli, che detesta gli uomini al punto di metterli alla prova con tre enigmi irrisolvibili, pur di non andare in sposa a nessuno, di rimanere fedele ai suoi principi. Turandot è talmente bella che non la si può neanche guardare: gli uomini di Pechino la affrontano con una maschera sul viso e le donne la idolatrano come se fosse una dea. Finché il grande amore – sotto forma di un principe coraggioso – arriva per scaldarle l’anima e il cuore e per farle accettare che sì, può rimanere donna indipendente pur affidandosi completamente a un altro.
Una fiaba che ha il sapore d’Oriente, quella raccontata nel musical La regina di ghiaccio (Alessandro Longobardi per Viola Produzioni e Teatro Brancaccio): la regia è di Maurizio Colombi, che ha rimodellato la fiaba persiana a cui Puccini si era ispirato per scrivere la sua Turandot, plasmandola a misura di bambino. Le musiche e le canzoni sono interpretate da un cast variegatissimo, e toccano tutti i generi: la lirica (ovviamente, vista l’ispirazione pucciniana), il pop e persino il rock. Lorella Cuccarini nei panni della protagonista è perfetta: nostalgica e sognatrice, crudele ma combattuta nel suo voler trovare un uomo che sia degno di lei. La sua voce è un tuffo nel passato e crea un match perfetto con quella di Pietro Pignatelli che interpreta il principe Calaf, colui che romperà l’incantesimo di ghiaccio.
Gli elementi fiabeschi che piacciono ai più piccoli e che fanno sognare gli adulti ci sono tutti: il principe che vuole rischiare tutto per amore della sua bella (anche la vita), le streghe cattive che sfruttano il gelo dell’inverno per spegnere ogni velleità d’amore, l’imperatore padre preoccupato che la figlia rimanga sola e che si chiuda nel suo gelo senza passione, i tre consiglieri reali Ping, Pong e Pang, buffi e pasticcioni. Non manca l’elemento magico: non è un caso che il personaggio più apprezzato dai bambini in questa rivisitazione classica trasformata in musical sia La bambina della luna, un personaggio naif, delicato e dolce, che aiuta il principe a risolvere, con la sola forza del suo amore, gli enigmi incantati.
Lo spettacolo è perfetto per le famiglie e per i bambini dai 5 anni in su. In cartellone al teatro degli Arcimboldi di Milano fino al 10 dicembre (anche in pomeridiana, orario perfetto per i più piccoli), arriverà a Roma al teatro Brancaccio il prossimo 21 dicembre, per portare un pizzico di magia alle feste di Natale; toccherà poi anche i teatri di Genova, Torino, Bari e Cosenza fino a febbraio inoltrato.
Non si è mai troppo piccoli per vivere la magia del teatro e guardare lo spettacolo con gli occhi di un bambino lo renderà ancora più bello: ecco un bel regalo da fare (e da farsi) per il prossimo Natale!
