Glaucoma, quali sono i campanelli d'allarme?
Il glaucoma è una malattia del nervo ottico. Si manifesta con una perdita caratteristica delle fibre e dunque si riduce il campo visivo. Se questa non viene trattata, diventa progressiva. Il campo visivo si danneggia inizialmente nelle sue parti più periferiche, poi anche nella parte centrale, fino all’esito finale, la completa cecità.
Uno dei sintomi più comuni è quando ci si rende conto di avere difficoltà a vedere di lato, o in basso o in alto. In questo caso il danno al nervo ottico è già molto avanzato. La visione centrale viene in genere colpita per ultima. Per tale ragione una persona affetta da glaucoma può avere dei problemi a vedere gradini se è persa la porzione inferiore del campo visivo. Può urtare contro pareti o spigoli, avere difficoltà alla guida, notare parole mancanti durante la lettura, può mantenere una acuità visiva alta, anche i famosi “dieci decimi”.
Avere un’ottima acuità visiva non è garanzia di un apparato visivo sano. Un semplice “esame della vista” non basta. Nel glaucoma acuto invece i sintomi sono generalmente evidenti:
L’occhio attiva al suo interno un ciclo costante di produzione e riassorbimento di acqua . Quest’ultimo processo avviene a livello del trabecolato. Si tratta di una porzione dell’occhio deputata appunto al deflusso dell’umore acqueo dall’interno dell’occhio verso l’esterno dell’occhio attraverso il circolo sanguigno. Se la sua funzione viene ridotta rallentando il riassorbimento dell’acqua, si verifica un aumento della pressione all’interno dell’occhio che può causare un danno al nervo ottico. Questo causa lo sviluppo del glaucoma. Esistono anche forme congenite di glaucoma, che si manifestano già alla nascita.
Il glaucoma è una malattia cronica e per tale ragione non può guarire definitivamente, mentre può e deve assolutamente essere curato per evitare la progressione alla menomazione visiva ed alla cecità.
Diversi studi hanno dimostrato che ridurre la pressione oculare riduce significativamente il rischio di progressione del glaucoma. Si tratta di una patologia curabile ed il trattamento permette di evitare la progressione della malattia in più della metà dei casi, e di evitare la cecità bilaterale nel 90% dei casi.
Nel caso della terapia è utile affidarsi ad un medico specialista oculista. Questo prescrive uno o più colliri che riducono la pressione intraoculare ed il paziente deve instillare una goccia di collirio nell’occhio una o più volte al giorno, secondo la prescrizione del medico, tutti i giorni. La regolarità nell’assunzione della terapia è fondamentale perché questa possa essere efficace.
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