Gucci apre il primo hub per il lusso circolare d'Italia
Gucci avvia in Toscana il primo hub italiano per il lusso circolare. Ma di cosa si tratta? Per saperlo, parliamo un po’ di economia circolare e del perché questa novità è un passo importante nel mondo della moda.
Un investimento di 15 milioni in 3 anni, per un centro di ricerca, sviluppo e formazione in merito alle soluzioni di riuso degli scarti di lavorazione. Tutto questo, ma non solo, nel nuovo hub di Gucci. In questo modo l’economia circolare prova a uscire da un mondo di nicchia, per diventare un sistema e rivoluzionare il modello produttivo del settore moda.
Pelle, tessuto, componenti tecnici delle calzature, accessori metallici e plastici, packaging: l’obiettivo è realizzare, con una piattaforma di open innovation il prodotto del lusso circolare del futuro. Si massimizza l’utilizzo di materiali riciclati, oltre che la durabilità, la riparabilità e la riciclabilità a fine vita. E si riducono anche le emissioni.
Antonella Centra, executive vice president di Gucci, ha spiegato che il progetto vuole trasferire la visione circolare a beneficio della filiera, fatta di piccole e medie aziende, strategica per la produzione. L’hub per il lusso circolare si misurerà anzitutto con la creazione di un set di nuovi materiali circolari, “grazie a metodi e tecnologie che favoriscono il riuso o il riciclo degli scarti di lavorazione o dei prodotti invenduti per evitarne lo smaltimento”.
Il Circular Hub, in un primo momento, sarà a servizio di Gucci, per poi essere esteso agli altri marchi Kering (gruppo francese di cui il brand di moda è capofila). L’investimento è di 15 milioni nei primi 3 anni. Per la parte di ricerca, l’hub avrà sede nello stabilimento ArtLab di Scandicci (Firenze) e per la logistica a Campi Bisenzio.
L’hub circolare anticipa i nuovi modelli produttivi, che diventeranno vincolanti in Europa nei prossimi anni e che introdurranno la responsabilità estesa del produttore, obbligando le aziende a farsi carico del fine-vita del prodotto, nonché dei materiali di scarto. Le attività partiranno tra poche settimane, grazie ai ricercatori del Kering Material Innovation Lab (Mil) di Milano e dei tecnici e ricercatori di prodotto di Gucci, basati a Scandicci e Novara.
Al momento non sono previste nuove assunzioni, ma tutto dipenderà dal modo in cui si evolverà questo progetto. Si prevede, invece, la collaborazione anche con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
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