Aurora Ramazzotti si regala dei nuovi tatuaggi: la dedica per il figlio Cesare e la frecciata agli haters

Aurora Ramazzotti si è regalata dei nuovi tatuaggi. La figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker si gode le esperienze da neomamma e, proprio al suo piccolo Cesare e al periodo che sta vivendo, ha scelto di dedicare dei tattoo.

I nuovi tatuaggi di Aurora Ramazzotti

Per imprimere sulla pelle in modo indelebile questo particolare momento della sua vita, Aurora Ramazzotti ha scelto di tatuarsi alcune parole e anche il nome del suo primogenito: Cesare, nato dall’amore tra lei e Goffredo Cerza. Su Instagram ha condiviso alcune delle foto, includendo anche uno scatto che mostra l’avambraccio sul quale ha tatuato il nome del piccolo, con un cuore.

I nuovi tatuaggi sono opera dell’artista noto come “Tatuaggi Male”, che si caratterizza per scritte dallo stile minimal e a stampatello. Aurora ha scelto una scritta “la tua opinione“, ma depennata: potrebbe essere un riferimento agli hater e a quanti, attraverso i social, le dispensano consigli non richiesti sulla maternità e sul modo in cui dovrebbe crescere Cesare.

Per un altro tatuaggio, ha scelto invece le parole “non ricordo“, depennando solo il “non”. In ultimo, un’altra serie di frasi: “cosa pensi, cosa sogni, cosa vuoi“. Il tatuaggio dedicato al figlio compare in un carosello di foto pubblicato da Aurora, accompagnato dalla didascalia: “Cuore felice“. Nel primo degli scatti, è insieme al bimbo, tra gli altri ce n’è uno del compagno Goffredo.

La figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker ha scelto di non mostrare il volto del bambino sui social. Attraverso i commenti, i follower non nascondono la loro curiosità, ma tanti sono concordi sul fatto che sia una giusta decisione: “A me piace molto la sua scelta di non far vedere il piccolo – scrive ad esempio qualcuno -. Non dobbiamo essere morbosi a tal punto… e sicuro sarà bellissimo come lo sono tutti i neonati… non mi piacciono le scelte di altre che sfruttano l’immagine dei figli per lucrarci sopra e soprattutto quando non ne avrebbero nemmeno bisogno”.