Cuccioli in arrivo: come li accogliamo? Ce lo dice l’educatore cinofilo!

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L’arrivo dei cuccioli in casa è un evento talmente entusiasmante che quando arrivano non sappiamo come comportarci! Ecco come accoglierli al meglio!

Cuccioli in arrivo: come li accogliamo? Ce lo dice l'educatore cinofilo!

Eccolo, sta arrivando…è qua! I nostri comportamenti tipici sono:

  1. agitazione
  2. entusiasmo incontrollato
  3. comportamenti frenetici
  4. eccesso di attenzione

Beh, è tutto sbagliato: la parola d’ordine è calma! Eh si, la calma è necessaria perché il cucciolo ha vissuto e sta vivendo un’esperienza comunque traumatica che implica una forte componente di stress.

Dobbiamo, infatti, ricordarci che è stato prelevato da un ambiente a lui noto, dove, anche grazie alla presenza di mamma e fratelli, aveva acquisito una serie di garanzie circa la sua sopravvivenza, aveva stabilito dei riferimenti precisi e, sotto lo sguardo confortante e rassicurante della mamma, aveva iniziato l’esplorazione dell’ambiente. Questo gli permetteva di esporsi ad un sempre maggiore numero di stimoli, grazie ai quali stava cominciando ad acquisire la capacità di sviluppare processi di adattamento comportamentale. Di conseguenza, la sua vita si svolgeva tranquilla e serena, nonostante qualche piccola e doverosa esperienza negativa e qualche legittimo rimprovero da parte della mamma.

Ora si trova sbalzato in un ambiente completamente nuovo, sicuramente diverso, dove mancano tutti quei riferimenti che gli garantivano sicurezza e che sono stati sostituiti da figure magari non spaventevoli, ma sicuramente non conosciute. Ci manca solo che queste persone invece di aiutarlo a ritrovare serenità e sicurezza, contribuiscano alla sua agitazione!

Anzi, proprio da subito, in questa fase così delicata, noi dovremmo porre le basi per apparire agli occhi del cucciolo figure rassicuranti, convincenti e capaci di dargli segnali tranquillizzanti. Insomma, dovremmo compiere i primi passi per diventare la figura di riferimento che abbiamo descritto all’inizio dell’articolo. Questo non significa affatto che si debba inondare il cucciolo di attenzioni, seguire ogni suo movimento e assillarlo con continui richiami. Tutto ciò, infatti, risulterebbe sospetto ai suoi occhi e potrebbe diventare motivo per legittimare le sue paure e le sue insicurezze. Quindi, lasciamogli la possibilità di prendersi i suoi spazi e i suoi tempi e soprattutto lasciamogli la possibilità di fare la prima cosa che si sente di fare: esplorare il nuovo ambiente.

Durante questa fase cerchiamo di mantenere un certo distacco, in una forma di ci sono/non ci sono, e interveniamo solo quando dovessero manifestarsi segnali di vera crisi. Tuttavia bisogna fare attenzione che questo non si traduca in atteggiamenti protezionistici (ad esempio prendere in braccio il cucciolo e soffocarlo di coccole), ma piuttosto bisogna cercare di attrarre la sua attenzione e di proporgli qualcosa di distraente e coinvolgente!

Ricordiamoci che il cucciolo di 70 giorni si trova nel pieno di quel periodo che impone la sua esposizione al maggior numero di stimoli al fine da dargli la possibilità di elaborare la capacità di fornire risposte adattative.

Nei limiti di sicurezza e di buon senso determinati dal completamento del ciclo vaccinale, cerchiamo di offrire al cucciolo la maggior possibilità di esplorazione dell’ambiente esterno, con un primo iniziale contatto con altri cani da noi conosciuti e ritenuti sicuri dal punto di vista sanitario.

Sicuramente sin da subito, in maniera non drastica e lavorando soprattutto su un’arma di cui possiamo legittimamente avvalerci, cioè il convincimento, sarà il caso di stabilire le prime regole circa abitudini, spazi e tempi. Ricordiamo che in termini di Educazione del cucciolo la coerenza deve essere un must, proprio in riferimento al suo citato bisogno di organizzazione e ad una certa predisposizione per l’abitudinarietà. Quello che è “Sì” oggi continuerà a essere tale, mentre quello che è “No” non potrà diventare nemmeno un “Ni”.

 

Michele Raffaelli.
Dottore in Scienze del Comportamento Animale.
Educatore Cinofilo e Consulente Comportamentale.
Responsabile Education PetPRO.
www.petpro.it

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