L'ultimo saluto Ornella Vanoni_Donnaclick (Depositphotos.com)
Milano saluta Ornella Vanoni: migliaia alla camera ardente e grande attesa per i funerali nella chiesa di San Marco, ultimo omaggio alla regina della musica italiana.
La scomparsa di Ornella Vanoni a 91 anni ha scosso il Paese intero. La camera ardente al Piccolo Teatro Grassi di Milano ha richiamato più di cinquemila persone tra fan, amici e colleghi. Un flusso continuo, che conferma la grandezza di una delle protagoniste più longeve e amate dello spettacolo italiano.
Nata a Milano il 22 settembre 1934, Vanoni ha costruito una carriera iniziata nel 1956 e sempre rimasta vitale. Ha pubblicato oltre cento lavori tra album, raccolte ed EP. Cantante, attrice e conduttrice televisiva, ha mantenuto una forza espressiva rara, diventando una delle voci più autorevoli della musica leggera italiana.
La città di Milano ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali, che si svolgeranno oggi lunedì 24 novembre alle 14:45. L’ultimo saluto si terrà nella chiesa di San Marco a Brera, luogo da sempre caro all’artista. Intanto la coda per la camera ardente ha raggiunto il Castello Sforzesco, segno di un affetto che attraversa generazioni.
Il pubblico ha vissuto momenti di forte emozione anche grazie ai tributi degli artisti. Tra questi spicca il duetto tra Annalisa ed Elodie, che al Palazzetto dello Sport di Roma hanno dedicato alla cantante una versione intensa de “L’appuntamento”, accolta da un applauso commosso del pubblico.
L’omaggio di cittadini, artisti e istituzioni
Ieri è stata una giornata segnata da una grande commozione. In fila alla camera ardente si sono presentati cittadini, vicini di casa, fan e numerosi artisti provenienti dal mondo della tv, del teatro, del cinema e della musica.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha ricordato il legame dell’artista con la città: “La città non la dimenticherà”. Vanoni aveva più volte ironizzato sul proprio ricordo pubblico dicendo: “Dedicatemi un’aiuola”. Per volontà dell’artista ai funerali suonerà il trombettista jazz Paolo Fresu, amico e collaboratore di lunga data.
Questa mattina la camera ardente ha riaperto al pubblico e ha accolto un nuovo flusso di persone decise a rendere omaggio a Ornella Vanoni. L’affluenza resta imponente. Il pubblico continua ad arrivare con fiori, fotografie e piccoli messaggi.
Il lungo serpentone che si è formato nelle strade gelide della città racconta il posto speciale che Vanoni occupa nella memoria collettiva. Milano e l’Italia intera salutano così una voce unica, capace di attraversare più di settant’anni di musica senza mai perdere autenticità.
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