Tredicesima 2025: quando arriva, importo e a chi spetta: cosa sapere prima di Natale
Coppia guarda busta paga_Donnaclick (Depositphotos.com)
Un aiuto economico atteso a dicembre, tra regali, inflazione e voglia di relax
Dicembre è il mese in cui si concentra la maggior parte delle spese familiari: tra regali, viaggi e pranzi delle feste, il portafoglio è messo a dura prova. Ma proprio in questo periodo, arriva per molti italiani un sostegno concreto: la tredicesima mensilità.
Nata nel 1960 come misura obbligatoria per i lavoratori dipendenti, la tredicesima rappresenta una boccata d’ossigeno in grado di influenzare i consumi natalizi. Si tratta, a tutti gli effetti, di una mensilità aggiuntiva che viene corrisposta a chi ha un contratto subordinato, sia pubblico che privato.
È una somma attesa non solo dai lavoratori, ma anche dai pensionati e dai titolari di assegno sociale. Questo “bonus di fine anno”, infatti, non solo contribuisce al clima delle feste, ma incide in modo significativo sull’economia nazionale.
In un periodo caratterizzato da rialzi dei prezzi e incertezze economiche, conoscere come funziona la tredicesima 2025 può aiutare a pianificare meglio le spese, evitando sorprese e facendo scelte più consapevoli.
Chi ha diritto alla tredicesima nel 2025
La tredicesima mensilità spetta di diritto a tutti i lavoratori dipendenti, indipendentemente dalla tipologia di contratto: tempo determinato, indeterminato, full time o part time. A prevederlo è la normativa vigente, che tutela questa forma di compenso extra maturata nel corso dell’anno. Ne hanno diritto anche i pensionati e i beneficiari dell’assegno sociale, a conferma del suo ruolo di sostegno economico trasversale. Questo significa che milioni di persone, ogni dicembre, ricevono un accredito aggiuntivo che incide in maniera concreta sulla spesa media familiare.
Se per i lavoratori del settore privato la data può variare leggermente, nei contratti pubblici la prassi è consolidata e la mensilità aggiuntiva viene erogata entro la seconda metà del mese. In ogni caso, la tredicesima deve arrivare prima di Natale. Per quanto riguarda i pensionati, invece, l’erogazione è automatica: la somma viene accreditata con il cedolino mensile all’inizio di dicembre, direttamente sul conto corrente o tramite Poste Italiane.

Quanto sarà la tredicesima 2025 e come verrà spesa
L’importo della tredicesima viene calcolato in base al numero di mesi lavorati nel corso dell’anno. Ogni mese, infatti, si matura un dodicesimo dello stipendio lordo, che al termine dell’anno viene erogato come mensilità extra. Va sottolineato che questa somma non comprende detrazioni fiscali o voci accessorie dello stipendio, risultando quindi inferiore alla retribuzione ordinaria. Tuttavia, resta un’importante occasione per sostenere le spese delle festività. Secondo le stime di Confcommercio, nel 2025 il totale delle tredicesime ammonterà a 49,9 miliardi di euro, con un aumento di 2,4 miliardi rispetto al 2024. A beneficiarne saranno in particolare i consumi di dicembre, con una spesa media per famiglia stimata in 1.964 euro, ovvero 53 euro in più rispetto all’anno precedente. Una parte rilevante di queste somme sarà destinata ai regali di Natale: si parla di 10,1 miliardi, il dato più alto registrato dal 2020. Ma non mancheranno spese per sé stessi: c’è chi investirà in elettrodomestici, esperienze culturali o momenti di benessere.
Il contesto in cui si inserisce la tredicesima 2025 è però segnato da rialzi generalizzati dei prezzi. Uno studio del Centro di formazione e ricerca sui consumi rivela aumenti significativi soprattutto nei dolci natalizi: +42% per pandori e panettoni industriali rispetto al 2021, fino a +89% per i prodotti a base di cioccolato. A questo si aggiungono gli aumenti dei trasporti, che rischiano di compromettere i piani di viaggio di molte famiglie. Federconsumatori ha denunciato l’esistenza di fenomeni speculativi: “Segnaleremo all’Agcm, a Mr. Prezzi e Art questi comportamenti chiedendo le opportune verifiche e le sanzioni del caso contro fenomeni speculativi che pesano in maniera intollerabile sulle tasche degli italiani, specialmente in questa fase”. Anche per questo motivo la tredicesima assume un valore ancora più strategico. Non solo permette di sostenere le spese festive, ma può essere usata con maggiore consapevolezza per fronteggiare i rincari.
