Abbonamenti NETFLIX, dopo la maxi multa arriva anche la valanga di RIMBORSI: finalmente il risarcimento ai clienti della piattaforma
Telecomando e schermo tv con scritta Netflix_(Depositphotos.com)_Donnaclick
Netflix torna nel mirino delle autorità: scatta l’indagine, si accende la speranza degli abbonati.
Netflix continua a far parlare di sé, ma stavolta non si tratta né di nuove serie TV né di innovazioni tecnologiche. Al centro dell’attenzione ci sono le politiche commerciali adottate dalla piattaforma, ritenute da molti utenti poco trasparenti e sempre più costose.
Negli ultimi anni, gli abbonati hanno assistito a un aumento progressivo dei prezzi, spesso comunicato con poche righe via email o direttamente all’interno dell’app. Un fenomeno diffuso, ma che ha lasciato dietro di sé malumori e dubbi sulla legittimità delle modifiche contrattuali.
La giustificazione ufficiale di Netflix? Investire per migliorare il servizio e ampliare l’offerta di contenuti. Per molti utenti questo non basta: il disappunto si è trasformato in richieste sempre più forti di tutela e trasparenza.
Ed è proprio sulla scia di queste proteste che ora arriva una possibile svolta. A intervenire è un’Autorità europea che ha deciso di andare a fondo e aprire un’indagine su come Netflix gestisce i cambiamenti tariffari.
Netflix sotto accusa in Europa
A fare il primo passo è stata l’autorità polacca UOKiK, garante per i diritti dei consumatori. L’organismo ha avviato un procedimento contro Netflix per aver aumentato i prezzi degli abbonamenti ad agosto senza ottenere il consenso esplicito degli utenti, come invece richiesto dalle normative.
Secondo Tomasz Chrostny, presidente dell’UOKiK, “il prezzo del servizio, come qualsiasi clausola contrattuale, non dovrebbe essere modificato unilateralmente“. La vicenda rischia ora di costare molto cara alla piattaforma: si parla di una sanzione che potrebbe arrivare fino al 10% del fatturato annuo.

La possibilità di rimborsi agli abbonati
La vera notizia, ancora ipotetica, ma molto concreta, è che, oltre alla maxi multa, Netflix potrebbe essere obbligata a risarcire i propri clienti. Secondo l’ipotesi avanzata dall’autorità polacca UOKiK, gli utenti avrebbero diritto a vedersi restituire gli aumenti applicati unilateralmente, senza il loro consenso esplicito. Un’eventualità che, se confermata, rappresenterebbe un precedente storico per il settore dello streaming: mai prima d’ora un colosso di queste dimensioni si è trovato nella condizione di dover riconoscere rimborsi diretti agli abbonati. Per milioni di famiglie significherebbe riavere indietro somme che, seppur contenute mese per mese, hanno inciso in modo significativo sul bilancio domestico.
La questione, tuttavia, non si riduce a un semplice calcolo matematico. La procedura di rimborso si presenta complessa e articolata: bisognerebbe identificare con precisione chi risultava abbonato durante i periodi dei rincari, stabilire le somme trattenute in eccesso, rintracciare i metodi di pagamento utilizzati e predisporre i trasferimenti a milioni di utenti sparsi in tutto il mondo. Nonostante le difficoltà, l’UOKiK non esclude questa strada, ritenendola una misura necessaria per ristabilire un principio di correttezza nei rapporti tra piattaforme digitali e consumatori. Dal canto suo, Netflix ha fatto sapere di voler collaborare per trovare una soluzione rapida e condivisa, nella speranza di evitare una lunga battaglia legale che rischierebbe di minare ulteriormente la fiducia degli abbonati.
