“CERCASI OPERAI DISPERATAMENTE”: in queste città il lavoro te lo tirano dietro | Se hai scritto questo sul CV ti assumono subito

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Lavoro operai specializzati_Donnaclick

Operaio in azienda_(Depositphotos.com)_Donnaclick

Le aziende non trovano personale qualificato e il divario tra domanda e offerta di lavoro cresce, soprattutto in alcuni settori e aree del Paese.

Il paradosso del lavoro in Italia si fa ogni giorno più evidente: da un lato, disoccupazione e precariato colpiscono fasce sempre più ampie della popolazione; dall’altro, migliaia di aziende faticano a trovare operai specializzati. Un cortocircuito che rischia di frenare la crescita di interi settori produttivi, già messi alla prova da anni di crisi.

La domanda di manodopera qualificata è in forte ascesa, ma le competenze tecniche sembrano ormai merce rara. A lanciare l’allarme è l’Ufficio studi della CGIA di Mestre, che ha analizzato i dati del Sistema Informativo Excelsior (Unioncamere-Ministero del Lavoro): il 63% delle imprese non riesce a trovare i profili che cerca.

Non si tratta di lavori generici, ma di ruoli ben pagati e fondamentali per la tenuta del tessuto industriale italiano: saldatori certificati, fresatori, carpentieri, operatori CNC. Specializzazioni che, se inserite nel curriculum, fanno scattare assunzioni quasi automatiche.

Il problema, però, non è solo quantitativo. Il tempo medio per assumere un operaio specializzato supera i cinque mesi, con selezioni rallentate dalla difficoltà di reperire profili tecnici pronti all’inserimento immediato. Intanto, le imprese rallentano la produzione e rinunciano a nuovi appalti.

Italia senza operai: il mismatch che frena la ripresa

I settori più colpiti? Edilizia, metalmeccanica, tessile e filiera del legno. Qui la carenza di personale è diventata strutturale. Le aziende cercano ebanisti, verniciatori, tornitori, orlatori, modellisti. Ma l’offerta non basta, e spesso i giovani preferiscono altri percorsi, poco compatibili con le reali esigenze del mercato.

Nel metalmeccanico, per esempio, abbondano le offerte per operatori CNC e tecnici di montaggio. Nell’abbigliamento si cercano cucitori e rifinitori, mentre nell’edilizia c’è fame di cartongessisti, stuccatori, gruisti. Figure che garantiscono stabilità e retribuzioni dignitose, ma per cui servono formazione e pratica.

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Lente di ingrandimento su annuncio di lavoro_(Depositphotos.com)_Donnaclick

Ecco dove il lavoro non manca: le città con più offerte

Nel solo trimestre tra agosto e ottobre 2025, le imprese italiane prevedono oltre 1,4 milioni di nuove assunzioni. A guidare la classifica delle città più attive sul fronte del lavoro ci sono Milano (115.280 ingressi previsti) e Roma (114.200). Seguono Napoli, Torino, Bari e Brescia, con numeri in forte crescita.

Ad essere in vera emergenza è, però, il Nordest: Trento, Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Veneto registrano le percentuali più alte di difficoltà nel reperire operai. In Trentino, ad esempio, oltre il 56% delle aziende dichiara di non riuscire a trovare le figure richieste. Un’opportunità enorme per chi ha le competenze giuste o è disposto a formarsi. Chi oggi ha o acquisisce una specializzazione tecnica è destinato a entrare nel mercato del lavoro rapidamente. Le mansioni più richieste includono: saldatori, tornitori, fresatori, operatori CNC, carpentieri, ponteggiatori, cartongessisti, stuccatori, pavimentatori, orlatori e modellisti. Professioni tutt’altro che scomparse, ma solo dimenticate.