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Il tormento del pilota delle Frecce Tricolori: distrutto dal dolore per la piccola Laura

Una tragedia improvvisa ha stravolto la vita del maggiore Oscar Del Dò, il pilota delle Frecce Tricolori soprannominato “Pony 4”. Sabato scorso, durante il tragico incidente all’aeroporto di Torino Caselle in cui ha perso la vita la piccola Laura Origliasso, il pilota è stato costretto ad azionare il seggiolino eiettabile per salvarsi, dopo l’impatto in volo con alcuni uccelli. Il suo caccia Aermacchi Mb-339 è precipitato tra la folla, centrando l’auto dove viaggiava la bambina insieme al padre.

I drammatici istanti dell’incidente

Una fatalità atroce, che ha sconvolto Del Dò. “Sono profondamente addolorato per quello che è successo, penso solo alla piccola Laura”, ha confessato tra le lacrime ai suoi amici più stretti. Il pilota appare oggi “moralmente provato” per l’accaduto, come raccontano i commilitoni che lo hanno incontrato.

La scelta obbligata di Del Dò

Tutto è successo in pochi drammatici istanti durante quel volo, quando improvvisamente, a un’altezza di soli 100 metri da terra, Del Dò ha notato delle sagome scure sul tettuccio del jet. Pochi attimi dopo, il motore ha iniziato a perdere potenza. Un classico “birdstrike”, l’incubo di ogni aviatore. Non c’era più tempo per tentare un atterraggio di emergenza, i tecnici concordano nel dire che sarebbe stato impossibile estrarre i carrelli e fermarsi prima della fine della pista.

Il tormento per la piccola Laura

Del Dò, dai nervi d’acciaio, con professionalità ha deviato leggermente la traiettoria per dirigersi su una zona disabitata, poi ha azionato il seggiolino salvando la propria vita, prima dell’inevitabile schianto al suolo del jet in fiamme. Ma il pensiero del pilota, oggi, non è per la sua incolumità. Laura Origliasso, la bimba di soli 6 anni morta tra le lamiere contorte della Ford Fiesta colpita dai rottami, non dà pace al maggiore Del Dò. Il tormento di aver provocato, suo malgrado, la fine di una vita così giovane lo perseguita.

Il ritorno a casa tra il dolore

Dimesso dall’ospedale dopo i controlli di routine, il volto del pilota era teso e scuro. Lascerà presto Torino, per ritirarsi nella quiete del suo paese natale, dove potrà meditare su quanto accaduto. Un incidente terribile, ma puramente accidentale, che segnerà per sempre la sua coscienza.

I messaggi sui social

Sui social intanto c’è chi, con crudeltà, accusa Del Dò di aver “ucciso una bambina”. Parole strazianti, che feriscono un uomo già provato nell’animo. Ma per fortuna sono di più i messaggi di solidarietà da parte di chi comprende la fatalità dell’episodio. Del resto il pilota ha fatto tutto il possibile per limitare le conseguenze, pur nella tragedia

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