Genitori separati, non serve più l’assegno del tuo ex: lo Stato paga al posto suo | Fino a 9.600€ senza fare causa subito sul conto
Genitori separati_Donnaclick (Depositphotos.com)
Arriva un nuovo aiuto per i genitori separati: la Legge di Bilancio 2026 introduce un contributo economico per sostenere chi affronta spese da solo.
Dopo una separazione o un divorzio, la gestione della vita quotidiana può diventare un ostacolo difficile da affrontare, soprattutto per chi resta da solo a sostenere economicamente i figli. Affitto, mutuo, spese scolastiche e bollette si sommano a una situazione spesso già precaria.
Molti genitori separati, soprattutto uomini, si ritrovano in condizioni di forte difficoltà economica, spesso aggravate dal mancato versamento dell’assegno di mantenimento da parte dell’altro genitore. Una realtà silenziosa ma molto diffusa in Italia.
Secondo i dati Eurispes, l’80% dei padri separati fatica ad arrivare a fine mese. Anche la Caritas conferma: quasi la metà dei nuovi poveri nel nostro Paese è costituita da uomini divorziati. Ma la situazione riguarda anche tante madri, soprattutto se non assegnatarie della casa familiare.
Negli ultimi anni sono stati previsti alcuni aiuti temporanei, come il bonus INPS da 800 euro mensili per chi non riceve il mantenimento. Ma si trattava di misure emergenziali legate al periodo post-pandemico, ora in fase di esaurimento.
Un aiuto concreto per i genitori separati
Oggi il governo punta a una soluzione più strutturale e stabile. Con la nuova Legge di Bilancio 2026 viene istituito un fondo annuale da 20 milioni di euro per sostenere i genitori separati o divorziati con figli a carico. L’obiettivo? Garantire una casa e una vita dignitosa anche dopo la fine del matrimonio.
Il fondo sarà gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il MEF, e si concentrerà sul sostegno abitativo: una delle voci di spesa più critiche per chi si ritrova a dover ripartire da zero senza più l’abitazione familiare.

Bonus per chi non riceve più il mantenimento
Chi non riceve più l’assegno di mantenimento dall’ex potrà ora chiedere direttamente allo Stato un contributo economico, senza dover intentare causa. Il nuovo bonus previsto dalla manovra potrà arrivare fino a 9.600 euro l’anno, coprendo in parte o totalmente le spese di affitto o mutuo per chi vive con figli minori o studenti fino a 21 anni.
Non è necessario dimostrare un inadempimento legale da parte dell’ex coniuge: basterà rientrare nei requisiti economici previsti e non essere assegnatari della casa familiare. Si attende ora il decreto attuativo che definirà modalità di richiesta e soglie di accesso, ma il segnale è chiaro: lo Stato interviene al fianco dei genitori lasciati soli.
