Questo oggetto è PIU’ ZOZZO DI UN WC PUBBLICO, ma lo tocchi tutti i giorni | L’allarme di Matteo Bassetti: “Peggio del gabinetto”

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Chiavi sporche_ Donnaclick

Wc_Donnaclick (Depositphotos.com)

In casa, in borsa, in tasca: lo tocchi ogni giorno senza sapere che potrebbe essere una bomba batterica.

Viviamo in un mondo dove l’igiene è diventata una priorità. Laviamo le mani con gel disinfettanti, igienizziamo il cellulare, cambiamo spesso le spugne in cucina. Ma c’è un oggetto che tutti noi maneggiamo quotidianamente e che, stando a quanto emerso da recenti analisi, sarebbe ben più contaminato di una tavoletta del WC pubblico.

Parliamo di qualcosa che non entra mai in contatto con cibo o acqua, che non poggiamo mai per terra, che ci sembra innocuo proprio perché parte della nostra routine. Eppure, i numeri raccontano un’altra storia. Una storia fatta di colonie batteriche impressionanti.

Il sospetto non cade su oggetti ovvi come scarpe o maniglie dei bagni pubblici. Né su ciò che immaginiamo più sporco, come i tasti del bancomat o le tastiere del computer. No, stavolta il colpevole si nasconde in bella vista. Ed è uno di quegli accessori che portiamo con noi ovunque.

A lanciare l’allarme è uno specialista che da tempo si batte per sensibilizzare su un tema spesso sottovalutato: la carica batterica degli oggetti di uso comune. Dopo le spugne da cucina, le borracce e i pesi delle palestre, il professore ha puntato il dito contro un oggetto insospettabile.

L’allarme dell’infettivologo Bassetti

A intervenire è il professor Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che ha pubblicato un video per avvertire l’opinione pubblica: “Un mazzo di chiavi è una delle cose più sporche che esistano. Le unità formanti colonie che si trovano su di esso sono di gran lunga superiori a quelle della tavoletta del gabinetto”.

Il medico cita uno studio recente che ha confrontato la quantità di batteri presenti su oggetti comuni, rivelando che le chiavi – di casa, dell’auto, del lavoro – superano per contaminazione persino lo smartphone o la spugnetta dei piatti. Una scoperta che lascia poco spazio ai dubbi: il vero pericolo è più vicino di quanto pensiamo.

Chiavi sporche_Donnaclick
Chiavi in mano_Donnaclick (Depositphotos.com)

Chiavi pulite, rischi dimezzati: il gesto che può salvarti la salute

E ora che lo sappiamo, cosa possiamo fare? Bassetti è chiaro: “Anche le chiavi devono essere pulite, vanno lavate ogni tanto, mettendole a bagno con del detersivo oppure utilizzando uno spruzzino con alcol per poi strofinarle. Così si porteranno a casa meno batteri”. È un gesto semplice, alla portata di tutti, ma che può fare la differenza. Soprattutto in un periodo in cui i virus e le infezioni sono sempre in agguato. Un cambio di abitudini piccolo, ma efficace.

Questa segnalazione ci ricorda quanto spesso trascuriamo gli oggetti più comuni. Le chiavi passano da mani a tasche, da borselli a tavoli, ma raramente ci viene in mente di igienizzarle. Eppure, con pochi secondi e un po’ di attenzione, possiamo ridurre il rischio di portarci a casa una colonia invisibile di germi. Non serve allarmarsi, basta agire.