A Natale 480€ in regalo alle MAMME, ufficiale nella nuova circolare INPS | Al via le domande online, ma c’è tempo solo fino al 9/12
Lavoratrice madre_Donnaclick (Depositphotos.com)
Un nuovo sostegno economico arriva per chi lavora e ha figli: il tempo per fare domanda è limitato.
Con l’avvicinarsi del Natale, arriva una buona notizia per molte famiglie italiane: un contributo economico pensato per sostenere le mamme che lavorano. Si tratta di un aiuto concreto previsto per il mese di dicembre, da richiedere online all’INPS.
Il nuovo bonus è stato istituito per alleggerire le spese di fine anno e supportare le lavoratrici madri, in un periodo in cui i costi familiari tendono ad aumentare. Non è legato all’ISEE e non comporta tassazioni, dettaglio che lo rende particolarmente vantaggioso.
Con un’erogazione massima di 480 euro, questo contributo verrà accreditato in un’unica soluzione a dicembre 2025 o, per alcuni, a febbraio 2026. Non si tratta di un semplice rimborso, ma di un vero e proprio bonus mensile retroattivo.
L’iniziativa è stata introdotta dal decreto-legge 95/2025, convertito nella legge n. 118/2025, e illustrata in dettaglio dalla circolare INPS n. 139 del 28 ottobre 2025. Una misura che si aggiunge ai precedenti incentivi, ma con regole ben distinte.
Come funziona il nuovo bonus
Il bonus consiste in 40 euro al mese, calcolati a partire da gennaio 2025. L’importo verrà poi versato in un’unica soluzione a fine anno. Un esempio pratico: se la mamma ha diritto a nove mesi di bonus, riceverà 360 euro a dicembre.
Per ottenere il contributo, è necessario inviare domanda all’INPS entro e non oltre il 9 dicembre 2025. L’istituto ha precisato questa scadenza, tenendo conto che il 7 è domenica e l’8 è festivo. Le richieste si presentano tramite portale INPS, Contact Center o patronato.

Ecco chi può ricevere fino a 480 euro
A poter beneficiare del bonus sono le lavoratrici con almeno due figli, con specifici requisiti. Le madri con due figli possono ricevere il contributo fino al compimento dei 10 anni del secondogenito, mentre quelle con tre o più figli lo ricevono fino ai 18 anni del figlio più piccolo, ma solo se non hanno un contratto a tempo indeterminato. In pratica, il bonus spetta alle madri con contratti a tempo determinato e alle lavoratrici autonome, ma non alle madri con contratto stabile e tre figli: per loro resta attivo un diverso tipo di beneficio.
Possono fare domanda le lavoratrici dipendenti (sia del settore pubblico che privato, con l’eccezione del lavoro domestico) e le lavoratrici autonome iscritte a una gestione previdenziale obbligatoria, comprese le casse professionali e la Gestione Separata. Il requisito fondamentale è non superare i 40.000 euro annui di reddito da lavoro. Il bonus spetta anche a docenti e personale ATA con contratti a termine, comprese le supplenti della scuola, che dovranno usare esclusivamente il portale INPS per la domanda, come specificato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Non va confuso con l’esonero contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2024 (fino a 3.000 euro per madri con tre figli a tempo indeterminato), che segue un altro iter e si gestisce attraverso il portale SIDI. Inoltre, se una madre matura i requisiti dopo il 9 dicembre, potrà comunque presentare la domanda entro il 31 gennaio 2026, ma solo per i mesi effettivamente maturati.
