BONUS IRPEF, “paghiamo tutti coloro che lo hanno compilato” | Lo potete richiedere oggi stesso
Dal mese di invio del modello 730/2025 dipende la data di accredito del rimborso IRPEF. Ecco il calendario ufficiale per dipendenti, pensionati e contribuenti senza sostituto.
Bonus Irpef.
Dal mese in cui inviate il modello dipende quando riceverete il rimborso: ecco le date ufficiali per 730/2025.
Il modello 730/2025 rappresenta un passaggio fondamentale per milioni di contribuenti italiani, soprattutto per chi ha diritto a un rimborso IRPEF. Questo accade quando, nel corso del 2024, sono state versate imposte in misura superiore al dovuto. Il conguaglio porta quindi alla restituzione delle somme eccedenti, direttamente in busta paga, sulla pensione o tramite accredito sul conto corrente. Le tempistiche di erogazione, però, non sono uguali per tutti: dipendono sia dal soggetto che effettua il pagamento (datore di lavoro, INPS o Agenzia delle Entrate) sia dalla data di invio della dichiarazione dei redditi.
Per i lavoratori dipendenti con sostituto d’imposta, la regola generale prevede che il rimborso arrivi con la prima retribuzione utile dopo la ricezione del modello 730. In pratica, se si presenta la dichiarazione entro il 31 maggio, l’importo viene accreditato a luglio. Chi invia il modello tra il 1° e il 20 giugno riceverà il pagamento ad agosto, mentre chi si avvicina alla scadenza del 30 settembre dovrà attendere fino a novembre. Tempistiche simili, ma sfalsate di un mese, riguardano i pensionati, per i quali è l’INPS a provvedere al versamento sulla seconda mensilità successiva all’invio.
Il calendario ufficiale prevede cinque finestre principali: dichiarazione inviata entro il 31 maggio, rimborso a luglio (agosto per i pensionati); invio tra 1° e 20 giugno, pagamento ad agosto (settembre per i pensionati); dal 21 giugno al 15 luglio, accredito a settembre (ottobre per i pensionati); dal 16 luglio al 31 agosto, pagamento a ottobre (novembre per i pensionati); dal 1° al 30 settembre, pagamento da novembre in poi (dicembre per i pensionati). Una pianificazione utile per chi conta su queste somme per spese importanti o per affrontare il rientro dalle vacanze.
Esiste poi un capitolo specifico per i contribuenti senza sostituto d’imposta, ossia chi non percepisce stipendio o pensione da un ente che effettua i conguagli fiscali. In questi casi, il rimborso viene erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente indicato, purché sia stato comunicato l’IBAN. È possibile richiedere questa modalità anche se si ha un sostituto, barrando la relativa casella nella dichiarazione. I tempi, però, si allungano: mediamente si parla di circa sei mesi dalla presentazione, con pagamenti che vanno da dicembre fino a marzo, a seconda dell’importo e degli eventuali controlli.
Rimborsi 730/2025: importi e verifiche che rallentano i pagamenti
Gli accrediti IRPEF fino a 1.000 euro vengono solitamente erogati a partire da dicembre. Per importi compresi tra 1.000 e 4.000 euro, la scadenza media si sposta entro la fine di marzo. Il motivo è legato a verifiche più approfondite da parte dell’Agenzia delle Entrate, che controlla la correttezza dei dati dichiarati e la coerenza con le detrazioni richieste. Gli importi oltre i 4.000 euro possono richiedere controlli ulteriori, soprattutto in presenza di incongruenze. Chi intende velocizzare l’iter dovrebbe comunicare tempestivamente il proprio IBAN tramite i canali telematici dell’Agenzia.
Le verifiche possono riguardare situazioni particolari come detrazioni per figli a carico, bonus edilizi o spese sanitarie di importo rilevante. In caso di discordanze rispetto ai dati presenti nelle banche dati fiscali, il rimborso viene sospeso fino al completamento dei controlli. È bene ricordare che l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di richiedere documentazione aggiuntiva per validare la dichiarazione. Anticipare la presentazione del modello 730 e assicurarsi che tutti i dati siano corretti è quindi la strategia migliore per ricevere il rimborso in tempi rapidi.

Come prepararsi per ricevere il rimborso senza ritardi
Per evitare intoppi, è fondamentale compilare il modello 730 con attenzione, verificando la correttezza di ogni dato. Inserire un IBAN valido e intestato al contribuente accelera le procedure, così come allegare eventuali documenti giustificativi in fase di invio. Chi si avvale di un CAF o di un professionista dovrebbe chiedere conferma delle scadenze e delle modalità di accredito previste. Anche la scelta del momento in cui presentare la dichiarazione può influire: inviarla nei primi slot temporali significa avere più probabilità di ricevere il pagamento entro l’estate.
In definitiva, i rimborsi del 730/2025 non seguono un’unica tempistica ma variano in base a diversi fattori: tipologia di contribuente, data di invio, importo del credito e eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate. Conoscere in anticipo il calendario ufficiale consente di pianificare meglio le proprie finanze e di evitare delusioni sui tempi di accredito. Un approccio organizzato, unito a una comunicazione chiara con il proprio consulente fiscale, può fare la differenza tra ricevere il rimborso in estate o dover attendere fino alla primavera dell’anno successivo.
