Segue Maps, ma precipita da un ponte crollato: muore papà di 47 anni, la famiglia fa causa a Google

Un uomo di 47 anni, papà di due figlie, è morto dopo essere finito in un torrente con il suo fuoristrada. Aveva seguito le indicazioni di Google Maps, ma dall’app non era segnalata la presenza di un ponte crollato.

La storia arriva dagli Stati Uniti e risale a circa un anno fa. Oggi i familiari della vittima, Philip Paxson, hanno deciso di fare causa a Google, per negligenza. Secondo i legali, infatti, la tragedia sarebbe in qualche modo stata causata proprio dal colosso tecnologico.

La ricostruzione

Secondo quanto ricostruito, il 47enne è precipitato con la sua auto da un ponte, proprio mentre seguiva le indicazioni stradali del navigatore di Google Maps. Il 30 settembre del 2022 Paxson, un rivenditore di apparecchiature mediche sposato e padre di due figlie, stava guidando di notte verso la sua casa a Hickory, nel Nord Carolina. A un certo punto, però, il fuoristrada è finito in un torrente innevato ed è morto annegato, a bordo dell’auto.

Adesso, a un anno di distanza, i familiari hanno deciso di intentare causa per negligenza a Google. Hanno spiegato che la vittima non conosceva la zona in cui si trovava e per questo si era affidato alle indicazioni di Google Maps per tornare a casa. Ma Google lo avrebbe indirizzato verso un ponte crollato nove anni prima e mai più riparato. Non c’erano, secondo quanto è stato accertato, segnali lungo la strada che segnalassero il pericolo.

“Le nostre ragazze chiedono come e perché è morto il loro papà, e io non ho parole per loro perché, da adulta, non riesco ancora a capire come i responsabili delle indicazioni GPS e del ponte abbiano potuto agire con così poco riguardo per la vita umana“, ha detto Alicia Paxson, la moglie della vittima. La famiglia ha anche fatto causa ai responsabili della viabilità locale per la totale assenza di indicazioni di pericolo e barriere.