Sembrerebbe più difficile a dirsi che a farsi. E sì, perchè l’home restaurant ha davvero una facilità di attuazione sorprendente… sarà che a lavorare con facilità non ci siamo abituati!
La tendenza arriva dall’estero, precisamente da Londra, dove per la prima volta una fotografa ha sperimentato l’avventura del ristorante in casa. Poi è nato in America e in altre parti del mondo, specie dove il turismo e la popolazione vacanziera ne richiedevano la presenza. In Italia l’idea è stata lanciata soprattutto dal sito Gnammo che si occupa di social eating già da tempo e che ha come sue case madri a Bari e Torino. E chi volesse sapere come funziona l’avventura dell’home restaurant non deve fare altro che scoprirlo con noi.
Un ristorante in casa è quello che in gergo si chiama Home Restaurant e, del ristorante vero e proprio, ha ben poco. In particolare, ciò che gli manca è il registratore di cassa, l’insegna, la Ragione Sociale e la licenza per la somministrazione dei cibi e per le norme igienico sanitarie. Ed ecco perchè è così accessibile alla nuova imprenditoria.
Ma come mai è così semplice aprirne uno?
Perchè non è una vera e propria attività commerciale ma si configura come compravendita tra privati sul canale web, proprio come una trattativa su e-bay: io compro il tuo cibo, tu me lo vendi. Punto.
Il tetto massimo di guadagni è la solita soglia dei 5000 eurol’anno, superata la quale corre l’obbligo della P. Iva e dell’iscrizione ai vari enti fiscali di competenza (Camera di Commercio).
Quello che occorre è casa nostra che diventa il luogo fisico di ciò che in gergo viene chiamato social eating, ovvero lo scambio o la vendita on line o attraverso dei social network ad esso dedicati di cibi, pietanze e tutto ciò che di succulento volete preparare ai vostri ospiti.
Il resto è pura fantasia e creatività! E sì, perchè qui poi la partita ve la giocate voi: potete essere cuochi, organizzatori di eventi, inventori di scambi culinari, food blogger o ospiti creativi. Insomma, le idee sono molte e varie.
Deve essere casa vostra. L’ideale è che abbia una bella sala da pranzo accogliente e che oltre al cibo offrite tanto calore e una buona conoscenza delle tradizioni della vostra terra. Ovvio, conoscere le lingue può aiutare e tutto il sapere che abbiamo a disposizione è la nostra arma vincente.
Gli ospiti che frequentano gli home restaurant, infatti, sono prevalentemente di 2 tipi: viaggiatori che cercano di conoscere usi e costumi culinari del posto, anche a costo di spendere come in un ristorante famoso; turisti o studenti appassionati del genere low cost e che si accontentano di un pranzo frugale, abbondante ma rigorosamente economico. Sarete voi a scegliere il trend!
Una volta che avete creato l’idea del vostro home restaurant e siete pronti a ospitare i vostri commensali, vi metterete in rete attraverso i social network, creando la vostra fanpage e facendovi conoscere dal pubblico.
Per esempio, poi, potete accedere a una delle ultime (ma che già funziona benissimo) piattaforme di social eating VizEat
Oppure passare attraverso Newgusto per farsi conoscere nel mondo
Come nel caso dei B&B, anche queste nuove attività di lavoro da casa nate sul web e diventate realtà, sono ai limiti della legalità anche se perfettamente in regola con fisco e sanità. Ovviamente non la pensa così il popolo dei ristoratori, costretto invece a pagare le tasse su ogni minimo scontrino. Perchè lo diciamo? Perchè è in corso una sorta di azione accusasatoria di concorrenza sleale nei confronti di questi nuovi ristoratori agevolati da parte dei vecchi cuochi e ristoratori.
Quindi, state attenti ai cambiamenti delle regole e agli aggiornamenti fiscali e sanitari nel caso in cui le cose, e ve lo auguriamo, dovessero andarvi bene!
Va da sé che i vostri ospiti si aspettano ottima cucina, pulizia, cortesia e buoni prezzi: è vero che non ci sono regole, ma le cose bisogna pur sempre farle in perfetta regola!
Dietro il successo di Sabrina Salerno, una storia personale fatta di riconoscimenti tardivi, gossip smentiti…
Un solo colore, infinite possibilità: la nuova eleganza passa dal look monocolore. In inverno, scegliere…
L’influenza stagionale 2025 è partita in anticipo: ecco cosa sta succedendo in Italia e perché…
Nel 2026 l’industria della cura professionale dei capelli raggiunge un nuovo livello: i composti alla…
Negli ultimi anni l’acido ialuronico è diventato uno degli ingredienti più amati nella cosmetica moderna.…
Un cambiamento storico nel palinsesto Mediaset per uno dei format più longevi e seguiti del…