Sono alimenti ricchi di probiotici tutte le verdure fermentate e lasciate a macerare generalmente con sale e aceto sviluppano probiotici. In particolare, le verdure che più si arricchiscono di queste sostanze durante la macerazione sono quelle appartenenti alla famiglia delle cavolacee, tra le quali spiccano i crauti e il Kimchi coreano. I crauti, soprattutto i Sauerkraut (crauti amari), si preparano con la macerata di cavolo cappuccio messo sotto sale e pressato per diversi mesi. Il Kimchi, invece, è preparato con varie verdure tra cui la verza, messe a fermentare con peperoncino, zenzero e altre spezie.
Il Kefir è un alimento molto antico, ancora forse poco consumato in Italia, nato nel Caucaso e molto amato soprattutto in Russia. Il Kefir ha una consistenza granulosa, un sapore dolce e fresco ed è naturalmente ricchissimo di probiotici derivanti dalla fermentazione del latte. Per introdurlo nella propria dieta basta mangiarlo anche solo 1-2 volte a settimana a colazione insieme a della frutta e cereali, alternandolo allo yogurt, il più noto tra gli alimenti ricchi di probiotici.
Il Natto è un’alimento giapponese quasi sconosciuto in Italia prodotto con la fermentazione di fagioli di soia piccoli con un bacillo, il bacillus subtilis, al termine della quale si crea una densa e appiccicosa gelatina. Chi lo ha mangiato definisce il Natto un piatto dall’odore e il sapore forte (infatti non tutti i giapponesi lo mangiano). Acquistarlo non è facilissimo e bisogna cercarlo nei negozi giapponesi specializzati. Per prepararlo in casa si devono far bollire i fagioli di soia più piccoli e bio, poi mescolarli con lo starter, ossia le spore che attivano la fermentazione.
Il Miso è un’altro alimento giapponese molto ricco di probiotici. Si tratta di un misto di soia, orzo e riso, cotto e poi fermentato tramite l’aggiunta della spora aspergillus oryzae. Il risultato finale è una pasta molle che va consumata sciolta in acqua bollente. Tradizionalmente si consuma nella zuppa di Miso, in cui si aggiunge erba cipollina, tofu, alghe o vongole. Soprattutto quello fermentato naturalmente (e non industrialmente dove vengono aggiunti diversi additivi quali sale e conservanti) è un vero toccasana per l’intestino!
Forse non tutti sanno che anche i sottaceti, come ad esempio i cetrioli, contengono probiotici e sono ottimi per l’intestino! In questo caso è importante non esagerare con questo alimento perchè allo stesso tempo contengono anche tanto sale.
Anche questo è ottenuto dai semi della soia che, una volta ammorbiditi, si riducono in poltiglia e si cuociono; viene poi aggiunto un composto acidificante e un fungo fermentante. Il preparato viene poi disteso e messo a fermentare per circa 24 ore, i semi si saldano fra di loro in una pasta bianca morbida. Nel Tempeh si formano oligosaccaridi, utilissimi per ridurre disturbi intestinali quali aerofagia e meteorismo. Inoltre il Tempeh, essendo molto proteico, è stato definito anche “carne di soia” e si usa per preparare ragù, burger e polpette vegane che diventano così alimenti ricchi di probiotici!
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