Sorprende che, ancora oggi, ci possa essere chi pensi che le faccende domestiche debbano essere un compito unicamente femminile. Ancor di più se dal mancato adempimento possa derivare la richiesta a dir poco “bizzarra” di divorzio da parte di un marito che sosteneva che “la (ex) moglie non si prendeva cura di lui.
«Mia moglie non lava non cucina e non stira in casa per questo voglio il divorzio».Queste le parole con cui l’uomo ha motivato la richiesta di porre fine al suo matrimonio che il giudice foggiano ha respinto. Lavare, cucinare, stirare sono, infatti, lavori domestici che non riguardano solo le donne e che non possono, motivare la richiesta da parte di un marito di separarsi dalla mogli.
Anche se questo dovrebbe essere un concetto ormai più che scontato, l’esistenza di una sentenza del tribunale di Foggia che ne attesti la giuridicità apre uno spiraglio sul tema del “rispetto dei doveri coniugali” per meglio comprenderne i limiti e i confini.
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