Il fentanyl è una delle droghe più pericolose al mondo. Solo nel 2022, negli Stati Uniti, ha causato 73mila morti e il problema è in continua crescita. Questa sostanza, utilizzata in ambito medico come anestetico, si è trasformata in una droga letale, capace di provocare overdose anche con dosi minime.
Secondo Stefano De Lillo, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma, la situazione è così grave che l’accordo commerciale tra Stati Uniti, Canada e Messico ha incluso misure per contrastarne il traffico. Il Messico ha deciso di schierare 10.000 soldati al confine con gli USA per cercare di bloccare l’afflusso del fentanyl, una decisione che conferma la gravità dell’emergenza.
Ma la preoccupazione ora riguarda anche l’Europa e soprattutto l’Italia. Secondo i dati più recenti, nel nostro continente si sono già registrati 140 decessi legati al fentanyl, e gli esperti temono una diffusione crescente. La droga viene smerciata sotto forma di pillole e liquidi, rendendola facilmente reperibile sul mercato illegale e persino online, attraverso il dark web.
Non si tratta solo di una droga pericolosa per chi la assume. Il fentanyl e altre sostanze stupefacenti stanno provocando episodi di violenza e criminalità sempre più frequenti. De Lillo cita il caso di Salvatore Sinagra, un trentenne siciliano aggredito brutalmente a Lanzarote da un giovane sotto l’effetto di droghe, e quello della quindicenne di San Bonifacio, morta per una sospetta overdose da cocaina.
Il consumo di stupefacenti, oltre a causare morti improvvise, è anche una minaccia per la sicurezza pubblica, con un aumento di aggressioni, incidenti stradali e comportamenti violenti. I dati più recenti segnalano inoltre una crescita preoccupante dell’uso di droghe tra i giovanissimi: secondo De Lillo, il 4% degli studenti delle scuole medie italiane fa uso abituale di cannabinoidi, una porta d’ingresso per sostanze più pericolose.
L’Omceo Roma ha deciso di intervenire lanciando un corso di formazione a distanza (FAD) per sensibilizzare i medici sugli effetti devastanti del fentanyl. L’obiettivo è informare il personale sanitario per riconoscere e contrastare più efficacemente questa nuova minaccia.
L’arrivo del fentanyl in Italia rappresenta un’emergenza che non può essere sottovalutata. Se negli Stati Uniti ha causato decine di migliaia di morti in pochi anni, è fondamentale che il nostro Paese si prepari a contrastarne la diffusione con informazione, prevenzione e controlli più severi.
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