Attualità

Il sorprendente appoggio di Salvini alla Ferragni: “Sconcertato da accanimento”

Di fronte al caso mediatico del “pandoro-gate” che vede coinvolta Chiara Ferragni, indagata per truffa aggravata, è intervenuto a sorpresa Matteo Salvini. Il leader della Lega, che in passato non ha lesinato critiche alla famiglia Ferragnez, stavolta ha preso le difese dell’influencer.

Parole inaspettate da parte del leader del Carroccio

“Il paese non dipende da Chiara Ferragni; la politica ha cose più importanti dei pandori di cui occuparsi” ha dichiarato Salvini in diretta su RTL 102.5. “Non mi piace l’accanimento a prescindere su qualcuno in difficoltà. Quante volte Fedez ha polemizzato con me? Ma il problema dell’Italia non è Chiara Ferragni. Ci sarà un processo. L‘accanimento e la cattiveria di questi giorni mi lasciano sconcertato”.

I trascorsi burrascosi tra i Ferragnez e Salvini

Parole inaspettate da parte del leader del Carroccio, che in passato non aveva mancato di punzecchiare i Ferragnez. Celebre lo scambio di battute via Twitter del 2020, quando Salvini aveva ironicamente invitato Conte a chiedere aiuto a Fedez anche per la cassa integrazione. Il rapper aveva prontamente replicato, ricordando che il leader leghista si era presentato in Senato senza mascherina nonostante l’emergenza Covid. Ora però, di fronte alle polemiche sul “pandoro-gate“, Salvini sembra voler tendere una mano d’aiuto alla coppia. L’influencer è finita nell’occhio del ciclone per una presunta truffa legata alla promozione di un pandoro Balocco il cui ricavato sarebbe dovuto andare in beneficenza.

Le indagini inchiodano la Ferragni?

Ma le indagini della Guardia di Finanza sembrano mettere in dubbio la buona fede della Ferragni. Da uno scambio di mail tra il suo staff e l’azienda Balocco emergerebbe che l’operazione di marketing era stata pianificata nei minimi dettagli. L’obiettivo era rinfrescare l’immagine del pandoro Balocco tramite l’influenza della Ferragni. In cambio di 1 milione di euro, l’influencer avrebbe pubblicato post e reel per sponsorizzare il pandoro. La donazione promessa all’ospedale Regina Margherita sarebbe in realtà già stata effettuata dalla stessa Balocco prima dell’inizio della campagna.

Le mail che inchiodano la Ferragni

Nonostante questo, il messaggio veicolato dalla Ferragni legava le vendite del pandoro griffato alla raccolta di fondi benefici. Un espediente ritenuto scorretto dalla Balocco, che in una mail metteva in guardia lo staff della Ferragni: “In realtà le vendite servono per pagare il vs cachet esorbitante”. Ora la Procura indaga per truffa aggravata, per capire se vi siano state false comunicazioni volte ad indurre in errore il consumatore. La difesa della Ferragni sostiene che si sia trattato solo di strategie pubblicitarie. Ma le email sembrano inchiodare l’influencer, descrivendo passo passo la pianificazione di una campagna studiata a tavolino.

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