Anila Grishaj, una giovane operaia di 26 anni, è morta tragicamente in un incidente sul lavoro avvenuto presso l’azienda Bocon di Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, dove lavorava da 5 anni. La ragazza sarebbe rimasta incastrata in un macchinario dell’imballaggio che l’ha schiacciata, provocandone la morte immediata.
L’incidente sul lavoro è avvenuto intorno alle 16 di martedì 14 novembre 2022. Anila sarebbe rimasta impigliata in un macchinario per l’imballaggio che l’ha colpita violentemente, schiacciandole le vertebre e non lasciandole scampo. La 26enne è morta sul colpo. La dinamica esatta deve ancora essere chiarita e per questo è stata aperta un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. Quel che è certo è che Anila non era una lavoratrice inesperta, ma vice direttrice dell’azienda, dove lavorava ormai da diversi anni. Le indagini dovranno appurare eventuali responsabilità e capire come sia potuta accadere questa immane tragedia.
Davanti allo stabilimento della Bocon si sono vissuti momenti di grande tensione quando alcuni familiari della vittima, di origine albanese, hanno tentato di entrare nella fabbrica. In particolare il padre, che non era stato avvisato dell’incidente mortale, voleva vedere il luogo dove la figlia aveva perso la vita. I parenti della 26enne sono stati allontanati dai Carabinieri, intervenuti per mantenere la calma ed evitare ulteriori disordini, dato che erano in corso i rilievi delle forze dell’ordine. Il padre di Anila ha preso a calci una fioriera in preda alla disperazione, una reazione comprensibile davanti a una tragedia così atroce.
Anila Grishaj viveva a Vergoman di Miane con i genitori Agostin e Marjana, una sorella e un fratello. Si era diplomata al turistico Verdi di Valdobbiadene e 5 anni fa, all’età di 21 anni, era entrata a far parte dello staff della Bocon, facendo carriera fino a diventarne vice direttrice. Ieri il tragico incidente che le è costato la vita a soli 26 anni. Sui social network si rincorrono le foto di Anila, sempre sorridente. Una ragazza solare e piena di vita, descritta da tutti come una brava persona. La sua morte lascia attonita l’intera comunità, in lutto per la scomparsa della giovane concittadina.
La deputata Pd Rachele Scarpa ha espresso dolore e rabbia per quanto accaduto, chiedendo che venga fatta piena chiarezza sulla morte della 26enne e ricordando che l’azienda Bocon era già stata sanzionata in passato dallo Spisal. L’onorevole si è impegnata a presentare ogni atto possibile affinché simili tragedie non si ripetano più.
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