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Incidente Mestre, il dolore del papà sopravvissuto: “Mia figlia è morta a 17 mesi davanti ai miei occhi”

Mestre, tragedia senza fine per una famiglia tedesca in vacanza in Italia. Nell’incidente del bus precipitato dal cavalcavia, il 28enne Nico è sopravvissuto, ma sua figlia Charlotte di soli 17 mesi è morta tra le braccia della mamma, mentre la compagna Annabel, 27 anni, è ricoverata in coma farmacologico. Una famiglia distrutta da un tragico evento, ora ripercorso con dolore dal giovane papà.

Il racconto straziante del padre superstite

“Sento di avere avuto un angelo custode che mi ha salvato la vita. Perché è un miracolo…Ho questa ferita alla testa, molte botte e mi fa male il braccio destro. Ma almeno io sono qui…” racconta Nico, miracolosamente illeso nella tragedia che ha distrutto la sua famiglia. Del volo nel vuoto del bus, il giovane papà non ricorda nulla. “Ho chiuso gli occhi e quando li ho riaperti ero nel letto dell’ospedale”, dice.

Il doloroso riconoscimento della figlia e il desiderio di portarla a casa

Ora dovrà ricostruire la sua vita, nella speranza che Annabel possa tornare alla vita ed elaborare insieme il lutto per la piccola Charlotte. Due giorni fa, Nico ha dovuto riconoscere la figlioletta in obitorio, prendendola tra le braccia per l’ultima volta. “L’ho salutata, ma purtroppo non può ritornare con me”, dice con voce strozzata dal dolore.

La gita familiare finita in tragedia

La famiglia aveva scelto l’Italia per una breve vacanza di 4 giorni. Il pomeriggio prima dello schianto, lo avevano trascorso a Venezia, per poi tornare al camping di Marghera dove alloggiavano. “Siamo saliti sul bus e ci siamo sistemati sui sedili. Annabel era di fronte, con il volto rivolto verso di me. E teneva Charlotte in braccio”. Poi il terribile incidente. Ora i medici stanno decidendo quando sarà possibile trasferire Annabel in un ospedale tedesco. Intanto Nico attende di poter riportare a casa la salma della figlioletta per darle l’ultimo saluto.

La tragedia che ha sconvolto l’Italia

La tragedia di Mestre ha sconvolto l’Italia intera. Il bus turistico è precipitato da un cavalcavia, schiantandosi contro un edificio. Oltre a Charlotte, sono morte altre 12 persone, tra cui l’autista che potrebbe aver avuto un malore. Sono ancora in corso le indagini per accertare l’esatta dinamica e le responsabilità. Il dolore di Nico è anche quello di un intero Paese, stretto in un abbraccio intorno a questo giovane padre a cui la vita ha riservato il dolore più atroce che si possa provare.

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