Italian teacher and activist Ilaria Salis, accused of attacking alleged neo-Nazis in Hungary, speaks at a court in Budapest on May 24, 2024 prior to the start of her trial for attacking neo-Nazis. The teacher from Monza, near Milan, was arrested in Budapest in February last year. Prosecutors allege Salis travelled to Budapest specifically to carry out the attacks against "unsuspecting victims identified as or perceived as far-right sympathisers" to deter "representatives of the far-right movement". She was charged with three counts of attempted assault and accused of being part of an extreme left-wing criminal organisation in the wake of a counter-demonstration against an annual neo-Nazi rally. Salis denies the charges -- which could see her jailed for up to 11 years -- and claims that she is being persecuted for her political beliefs. (Photo by Attila KISBENEDEK / AFP)
Ilaria Salis, l’attivista italiana di 39 anni accusata di aver aggredito dei militanti di estrema destra in Ungheria, è arrivata questa mattina al tribunale di Budapest per la terza udienza del processo a suo carico. Per la prima volta, la donna non è stata portata in aula in manette e con le catene alle caviglie, ma è giunta in taxi assieme ai suoi genitori.
All’esterno del tribunale, Ilaria Salis è stata accolta da un gruppo di amici e sostenitori, tra cui il noto fumettista italiano Zerocalcare. Prima dell’inizio del processo, l’attivista ha voluto ringraziare tutti coloro che l’hanno supportata in questo difficile momento. Durante l’udienza, Zoltan Toth, uno degli aggrediti chiamato a testimoniare, non ha riconosciuto Ilaria Salis come responsabile dell’aggressione. Il padre dell’attivista, Roberto Salis, ha commentato: “C’è un’enorme tutela per la persona aggredita, che è ungherese, mentre viene rivelato il domicilio di Ilaria. È un sistema inaccettabile, non mi pare sia un processo giusto”. La difesa di Ilaria Salis ha poi sottolineato che nessuno dei tre testimoni convocati dal giudice, due donne e un uomo, ha riconosciuto l’attivista. Uno dei testimoni ha riferito di aver scoperto lesioni a tre costole solo tre mesi dopo i fatti, senza però fornire spiegazioni sul ritardo nel farle refertare.
Poi un fatto a dir poco sconcertante. Il giudice Josef Szos ha rivelato pubblicamente l’indirizzo dove Ilaria Salis sta scontando gli arresti domiciliari, misura concessa il 15 maggio dopo oltre 15 mesi di detenzione in un carcere di massima sicurezza. Il padre dell’attivista ha protestato fortemente per l’azione del magistrato e l’ambasciatore italiano Manuel Jacoangeli ha dovuto inviare una nota alle autorità ungheresi chiedendo misure per garantire la sicurezza di Salis.
Gli avvocati di Ilaria Salis adesso auspicano che le venga presto revocata ogni misura cautelare o che possa scontare gli arresti domiciliari in Italia dopo la concessione de domiciliari dietro pagamento di 40 mila euro. Una delegazione dell’associazione “Giuristi democratici” è stata presente all’udienza come osservatori internazionali e ha evidenziato criticità nel sistema giudiziario ungherese, citando anche una recente risoluzione del Parlamento europeo sul deterioramento dello stato di diritto nel Paese. Intanto il processo è stato aggiornato al 6 settembre 2024. Ilaria Salis rischia una pena dai 2 ai 24 anni di carcere
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