3 buoni motivi per essere egoiste sul posto di lavoro

di Danila


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Ci è stato insegnato fin da bambini che essere egoisti è sbagliato, che bisogna imparare ad essere generosi e che la solidarietà è un grande valore umano e spirituale. Pensare soltanto a se stessi evidentemente è un male, una sorta di difetto congenito da correggere, eppure qualche volta  un po’ di sano egoismo può solo far bene, soprattutto in ambiente lavorativo. Vi sembra scorretto? E allora provare a sentire i nostri buoni motivi per essere egoiste sul posto di lavoro.

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Tutta questione di tempismo

La risorsa che più oggi scarseggia, proprio quella di cui abbiamo bisogno per portare a termine progetti e obiettivi, è il tempo. Prodigarsi per gli altri può in parte gratificarci, farci stare bene con la coscienza, ma toglierà tempo ed energie al nostro lavoro. Ci piacerebbe poter dare una mano a un collega in difficoltà, e la maggior parte delle volte lo facciamo, ma questo ci priva del nostro tempo. Dire “no” qualche volta va bene.

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Ama il prossimo tuo, ma prima te stesso

Ci hanno insegnato che la solidarietà è un valore sacrosanto, che bisogna sempre dare e mettersi a disposizione degli altri, di quelli che a turno avranno bisogno del nostro aiuto. Ma questo spesso ci porta a perdere di vista quelle che sono le nostre esigenze, proprio nel tentativo di dare priorità a quelle degli altri, e così loro vanno avanti grazie a noi, ma noi rimaniamo indietro. Ama il prossimo tuo come te stesso, ma prima devi sapere amare a te stesso, altrimenti si rischia di finire in un circolo vizioso in cui la solidarietà può trasformarsi in ingenuità

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Prima con se stessi e poi con gli altri

È una cosa fisiologica. Chi non sta bene con se stesso non può stare bene neppure con gli altri. Non possiamo dare una mano a qualcuno se prima non aiutiamo noi stessi. A rischio di disattendere le aspettative di un collega in difficoltà o di un amico, sappiate che è più frustrante fallire nel proprio lavoro a causa di pressioni esterne, che l’imbarazzo del dover dire “no”. Non possiamo essere utili agli altri se prima non raggiungiamo l’equilibrio mentale che ci consente di fare bene per noi stessi e poi per gli altri. Il punto è saper gestire le situazioni in cui saremo costretti a mettere i nostri bisogni davanti a quelli degli altri.

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