Ogni anno soltanto in Italia nascono 50mila bambini prematuri, quindi in media un neonato su 10 rischia di nascere prima delle 37 settimane di gravidanza. Tutti i bambini nati da parti prematuri necessitano di specifiche cure e attrezzature mediche molto complesse che possono garantire la sua sopravvivenza. La Giornata Mondiale del Neonato Prematuro dunque ha lo scopo di informare i cittadini in relazione alle strategie di contenimento dei rischi correlati alle nascite pretermine, promuovendo una cultura attenta sia la bambino che alle famiglie.
Su tutto il territorio italiano oggi molti ospedali parteciperanno a questa giornata di sensibilizzazione con tante iniziative che prevedono tra le altre cose la distribuzione di opuscoli informativi, proprio per attirare l’attenzione su questo argomento molto delicato. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno nascondo nel mondo 15 milioni di bambini prematuri, e si stima che circa 1 milione di loro, purtroppo, in assenza di strategie assistenziali di primo livello, muoia, misure che viceversa potrebbero salvare ben 3 neonati su 4. La prematurità, appunto, è causa frequente di decessi nel primo anno di vita, ed è anche causa, a lungo termine, di problematiche croniche che possono compromettere lo sviluppo psico-fisico e sensoriale del bimbo.
Tra le cause principali dell’aumento di parti prematuri ci sono senza dubbio le patologie legate alla gravidanza come diabete gestazionale, ipertensione e infezioni varie, insieme a gravidanze a rischio ed età della gestante, che ha un’incidenza media tra le mamme sotto i 20 anni e quelle sopra i 38. Tra le cause di prematurità inoltre ci sono anche l’assenza di prevenzione e la procreazione assistita, ma non sono da trascurare neppure gli stili di vita delle donne in dolce attesa, per cui alcolismo, tabagismo e uso di droghe non soltanto possono provocare problematiche varie al feto,ma in molti casi sono anche responsabili della loro nascita prematura.
La Giornata Mondiale del Prematuro serve proprio ad attirare l’attenzione anche sull’aspetto della prevenzione, ma soprattutto a sottolineare l’importanza di rendere le terapie intensive neonatali a misura di famiglia, allo scopo di coinvolgere e assistere le famiglie in uno dei momenti più difficili.
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